In un momento del miraggio crescita per un’Europa in affanno, è il Mediterraneo «la grande occasione» da sfruttare, puntando sul made in Italy, sul tessuto delle piccole e medie imprese, «sulle nostre idee in termini originalità» che si possono mettere sul piatto del mercato. È il messaggio lanciato dal governatore della Campania, Stefano Caldoro, in occasione del convegno su “Internazionalizzazione nel mediterraneo. I Paesi del Nord Africa” organizzato dal Banco di Napoli.

Le premesse nascono dai numeri della congiuntura recente. I Paesi del Sud del Mediterraneo hanno registrato negli ultimi anni un tasso di aumento del pil particolarmente sostenuto. La crescita media dell’area è stata del 4,2% dal 1995 al 2007, superiore all’insieme delle economie mature, in particolare dell’Ue a 15 (2,4%) e ad altre aree emergenti come l’America Latina.

«Siamo in presenza – ha sottolineato Caldoro – di una crescita economica stabile. Noi possiamo diventare il riferimento di questa macroregione. Se ci sono Paesi che crescono in pil in maniera così forte dovranno per forza girarsi a guardare all’esterno dove avere la possibilità di trovare qualità e capitale umano».

L’istituzione Regione «può creare le precondizioni politiche necessarie per fare in modo che le infrastrutture materiali e immateriali siano realmente realizzabili. Abbiamo programmi europei sui quali stiamo lavorando, vogliamo puntare su uno sviluppo che punti anche su cultura, formazione, capitale umano. Dobbiamo essere pronti alla sfida, lavorare su un progetto complessivo. È una grande opportunità sulla quale la Campania e il Mezzogiorno devono fare la loro parte».

Il presidente del Banco di Napoli, Enzo Giustino, nel suo intervento ha evidenziato che «se il Mezzogiorno non trova le strade per determinare il proprio sviluppo non può pensare di tornare agli anni in cui era assistito come lo è tuttora».

(da: lavvisatoremarittimo.it del 15.06.2010)