Ferrovie, aeroporti, autostrade: sono questi mercati ancora chiusi alla concorrenza e dove sono ancora molti gli ostacoli che ne pregiudicano la sua affermazione.

A denunciarlo è il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, nella sua relazione al Parlamento.

In particolare, «ancora chiuso agli stimoli competitivi – dice – è il settore del trasporto ferroviario dei passeggeri.

Nel trasporto pubblico regionale recenti interventi normativi hanno di fatto rinviato sine die l’avvio delle gare e favorito l’incumbent negli affidamenti diretti.

D’altra parte, il servizio pubblico non è chiaramente definito nel perimetro e nelle modalità di finanziamento.

Per questi motivi e per rispondere a una procedura d’infrazione comunitaria è necessario istituire un sistema di regolazione tecnicamente adeguato e indipendente, senza il quale i vantaggi della liberalizzazione stenteranno ad affermarsi»

Dalle Fs alle autostrade. «Concessioni a scadenza lontana, associate alla debolezza strutturale della vigilanza, pregiudicano l’affermazione della concorrenza», avverte Catricalà.

E «sorte analoga sta subendo il comparto delle gestioni aeroportuali, anch’esse monopoli naturali.

Sarebbe buona regola- afferma il presidente dell’Antitrust- individuare il soggetto gestore attraverso procedure selettive per periodi adeguati al livello degli investimenti, non più lunghi».

(da: shippingonline.ilsecoloxix.it del 15.06.2010)