«Mi auguro che proprio da Genova possiamo lanciare una carta comune, sottoscritta da tutti, per portare pace e sviluppo ai traffici marittimi in tutto il mondo». Ha concluso così
Castelli spinge sulla riforma della 84/1994. «Dobbiamo liberalizzare gli scali italiani – ha proseguito – non serve selezionare i porti, è il mercato che farà la sua scelta. E per quanto mi riguarda, sarebbe anche l’ora di cambiare il ruolo delle compagnie portuali». Il vice presidente della commissione europea, Antonio Tajani, ha annunciato importanti azioni: «Puntiamo come Commissione alla semplificazione delle procedure doganali nei porti, ad oggi davvero pesanti e quasi vessatorie e vogliamo fare chiarezza sui finanziamenti statali per le infrastrutture, capire cioè quando questi si configurano come aiuti di stato e disciplinare meglio l’argomento». Ha inoltre aggiunto: «Vogliamo promuovere un’interconnessione tra i progetti prioritari della Ue e quelli dell’Unione Africana: in questo modo sosterremo lo sviluppo del trasporto in quel continente e renderemo sicure zone di navigazione oggi spesso nel mirino della pirateria. Il canale di Suez è fondamentale per sviluppare i traffici dall’oriente al mediterraneo, se diventerà pericoloso possiamo scordarci qualsiasi ipotesi di sviluppo».
(da:shippingonline.ilsecoloxix.it del