Ridurre il rischio di incidenti che coinvolgono merci pericolose (prevenzione); ridurre gli effetti prodotti dagli incidenti che coinvolgono merci pericolose (protezione); integrare gli strumenti di monitoraggio del trasporto di merci pericolose in ambito regionale (integrazione); incrementare la quota regionale di monitoraggio del trasporto di merci pericolose (monitoraggio); migliorare la qualità dei servizi di trasporto di merci pericolose offerti in ambito regionale (qualità). Sono questi gli obiettivi del progetto Ulisse, iniziativa partita dal mondo accademico napoletano e che prevede lo sviluppo di un sistema telematico integrato per il monitoraggio delle merci pericolose in Campania.
Saranno coinvolti due tipi differenti di attori: da un lato, i fornitori di informazioni (i gestori delle infrastrutture stradali e autostradali e i gestori dei nodi logistici primari); dall'altro, i fruitori di quelle stesse informazioni (enti e amministrazioni locali responsabili delle infrastrutture stradali e della pianificazione degli interventi sul territorio; enti e organizzazioni coinvolte in azioni per la messa in sicurezza e il coordinamento di interventi in caso di incidenti o calamità). Nelle fasi di realizzazione e di esercizio del progetto Ulisse verranno aggiunti altri soggetti, come i centri di ricerca universitaria.
Il coordinamento e la conduzione del progetto è affidato all'Ente Autonomo Volturno, affiancato dalle competenze delle Agenzie regionali per la Logistica e per la Sicurezza stradale. L'Ente è responsabile dell'impostazione e conduzione strategica del progetto.
In base al piano operativo di Ulisse, i nodi periferici del sistema possono monitorare il flusso di mezzi che trasportano le merci a rischio, attraverso opportuni gate (si pensa ad esempio ai Telepass) installati sulle infrastrutture stradali, autostradali e logistiche della Regione. Ulisse è concepito in modo da garantire piena integrabilità con i sistemi informativi esistenti o in fase di realizzazione, come il sistema Mercurio di Rfi (Rete ferroviaria italiana) o il sistema Vts delle capitanerie di porto. Inoltre, il progetto sarà sviluppato utilizzando una soluzione tecnologica che sia modulare, aperta e espandibile. In particolare, per i cosiddetti “nodi logistici primari” (ossia porti e interporti, in particolare per la Campania quello di Nola) sarà possibile tracciare tutti i mezzi che trasportano merci distinguendo due categorie: 1) merci pericolose (obiettivo primario del progetto); 2) le altre merci, tracciate all'interno del nodo sfruttando la tecnologia messa a disposizione da Ulisse. La realizzazione del progetto prevede, per entrare a regime, una serie di attività che si svilupperanno nell'arco di due anni.
L'idea, come detto, è di sfruttare le stazioni Telepass per seguire i mezzi. Per sapere anche che tipo di merce è trasportata, le soluzioni ipotizzate sono due: 1) dato che il sistema Telepass è aperto si potrebbe utilizzare lo stesso, attraverso opportune modifiche, per reperire le informazioni desiderate. Memorizzando nella trasmittente Telepass che viaggia a bordo del mezzo le informazioni, si potrebbe poi, tramite un sistema che sfrutta la tecnologia Rfid (cioè di identificazione con un sistema a radiofrequenza), recuperarle all'entrata e all'uscita del mezzo. Il problema in questo caso è che uno stesso mezzo non trasporta mai la stessa quantità e tipo di merce, e questo comporterebbe continue modificazioni e riprogrammazioni del sistema elettronico; 2) la seconda soluzione, vista anche come la più plausibile, contempla l'installazione di sistemi Ocr (Optical recogninition system) su ogni gate per leggere visivamente le targhe informative del contenuto trasportato. Questo sistema garantirebbe un margine di errore bassissimo. La tecnologia Ocr ha fatto negli ultimi anni passi da gigante, soprattutto grazie alle applicazioni della logica “fuzzy” in questa tecnologia.
Al momento della messa in funzione del progetto è previsto un tracciamento (tracking) “discreto” delle merci pericolose. In parole povere, partendo da uno schema in cui i nodi rappresentano i punti di accesso/uscita (es. casello autostradale) e le linee di congiunzione le strade che collegano questi punti, sarà possibile sapere per prima cosa la posizione relativa del mezzo. Attraverso sistemi informatici che tengono conto della velocità di crociera, del traffico, etc. si potra quindi arrivare a definire la posizione precisa, o quasi. Un altro obiettivo è quello di avere un tracking in tempo reale del mezzo (per esempio attraverso sistemi Gprs).