Gli Stati Uniti stanno studiando le conseguenze di un attacco terroristico a una nave o a un terminal Lng (gas naturale liquefatto). Gli effetti di un'esplosione potrebbero essere devastanti e estendersi fino a un miglio di distanza dall'epicentro. Ma la valutazione dei rischi è ancora oggetto di discussione fra gli esperti. E' quanto emerge da un rapporto del Gao (Government accountability office) statunitense, che invita a concentrare l'attenzione su questo settore. Il rapporto è stato presentato dalla commissione Energia e commercio della Camera dei Rappresentanti e ha già generato allarme fra gli oppositori dei rigassificatori. Le considerazioni fatte dal Gao sono interlocutorie, anche perché, segnala l'ufficio governativo, non ci sono ancora abbastanza conoscenze disponibili per un'analisi. In effetti, però, uno studio dei Sandia National Laboratories conclude che circa un miglio intorno al punto dell'esplosione è una buona stima dell'area di pericolo in cui si svilupperebbero alte temperature. Il Gao, che ha preso in considerazione altri cinque studi, alcuni meno allarmanti di quello dei Sandia, ritiene che altre ricerche debbano essere effettuate, ma che i rischi connessi all'Lng richiedono comunque che tali ricerche vengano eseguite in tempi molto rapidi. I risultati di uno studio del Dipartimento dell'energia (Doe) sono attesi per il 2008.