Dal mese di luglio sono entrate in vigore le norme previste dal Programma nazionale di sicurezza marittima del ministero dei Trasporti contro eventuali azioni illecite intenzionali, approvato il 26 aprile 2007 (vedi Journal of Security numero 5/2007) dalla Cism in attuazione della direttiva 2005/65/CE relativa al miglioramento della sicurezza nei porti (D.Lgs. 203/2007). La normativa prevede l’aggiornamento del piani di sicurezza dei porti, con la definizione delle procedure dei controlli da espletare nell’ambito delle aree di interfaccia nave-porto. In sostanza, per ogni banchina dev’essere perimetrata l’area utilizzata per l’incolonnamento dei mezzi e saranno resi operativi check-point con controlli a campione su bagagli, mezzi e persone.
Il Comitato Portuale di Civitavecchia ha avviato l’esame degli aspetti economici e finanziari dell’investimento necessario per l’adeguamento, che la normativa pone a carico degli utilizzatori delle banchine, che – come reso possibile dalla legge – hanno deciso di demandare all’Autorità Portuale l’espletamento di queste procedure. Dal 2009, quindi, una quota dei diritti autonomi pagati dalle varie compagnie, sarà riconosciuta a copertura dei costi sostenuti dall’Autorità Portuale per i nuovi dispositivi. Il Comitato Portuale, per approfondire ulteriormente ogni aspetto, e cercare di ridurre al massimo i costi per le compagnie, ha deciso di rinviare la discussione alle prossime sedute.
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