Preparando questo numero, la redazione del Journal of Security rifletteva su quante iniziative, nel ramo dei trasporti, siano state intraprese da quell'ormai lontano 11 settembre 2001 e come le stesse negli anni passati siano state affinate da parte degli Stati Uniti – che sono partiti per primi – o adottate più recentemente da Stati che sentono la necessita di difendere i propri territori da atti terroristici.
La storia di questi ultimi sette anni ha insegnato che non si puo' abbassare la guardia, perché il terrorismo colpisce senza preavviso, e che nonostante tutte le strategie e le misure adottate negli anni questo “male” è riuscito a colpire ancora, come colpì la stazione ferroviaria di Madrid nel marzo 2004 o la metropolitana di Londra nel luglio 2005, per arrivare a ieri (novembre 2008) con l'attacco agli alberghi del centro di Mumbai, in India.
A questi episodi si sono aggiunti gli atti di pirateria nel golfo di Aden, punto nevralgico per la navigazione e quindi per i traffici da e per l'Europa,
che hanno fatto registare durante il 2008 il sequestro di 35 navi, 11 delle quali rimangono ancora nelle mani dei pirati.
Quando leggiamo sul sito internet di Cbp che la strategia delle dogane statunitensi è quella di continuare a rinforzare le misure di sicurezza, con un programma di iniziative che traguardano ben oltre il 2013, non possiamo far altro che plaudire a tanta tenacia. E meravigliarci perché in Europa, sebbene dal maggio 2005 sia stato lanciato un progetto di security, diventato operativo attraverso il regolamento 1875 nel dicembre 2006, tuttavia ancora oggi l'applicazione dell'Ics (Import Control System) stenta a decollare.
Problemi informatici da parte di nove Stati rischiano di far slittare la data di luglio 2009 per l'entrata in vigore del documento più importante, ovvero l'Entry Summary Declaration (Ens), che verrebbe spostata al 2010. Ça va sans dire, l'Italia fa parte degli Stati che non saranno pronti per la data prevista. Fonti bene informate riferiscono che la Commissione europea è propensa ad adottare come data definitiva e obbligatoria per tutti il 31 dicembre 2010. A quel punto sarebbero passati 5 anni dalla prima proposta.
Se ci guardiamo intorno vediamo che agli Stati Uniti ci vollero solo 11 mesi per far decollare l'Advanced Manifest Sys (24hrs Ams) e che la Cina per il suo piano di sicurezza ha impiegato solo 18 mesi o al massimo 24, se si considera il periodo di prova di 6 mesi.
Non vogliamo infierire ulteriormente. Dispiace solamente annotare che governi di Nazioni tanto avanzate sembrano sottovalutare l'argomento security, ramo trasporti commerciali, proprio mentre la coscienza dei singoli operatori si è svegliata, facendo registrare 1.580 domande in tutta Europa per ottenere lo status di Aeo (Authorized Economic Operator) e 411 certificati sono già stati rilasciati nei 21 Stati membri. L'80% di queste domande riguardano l'ottenimento del full status (Semplificazione Doganale e Security).
La Germania è il Paese con il maggior numero di Aeo, mentre Italia è al sesto posto, seguita dalla Francia. La Spagna, dove si sono registrate forti critiche a questa innovazione, è al quindicesimo posto e Malta al ventesimo.