Bilancio positivo nel Rapporto annuale 2011 dell’INAIL, illustrato dal presidente dell'Istituto, Massimo De Felice. Rispetto al 2010 sono pervenute 51mila denunce in meno e da due anni il numero dei decessi è ben al di sotto dei mille casi. La flessione è generalizzata in tutti i settori di attività e solo l'1,6% è legato agli effetti della crisi economica. Secondo le rilevazioni al 31 marzo 2012, lo scorso anno sono stati 725.174 gli infortuni denunciati all'Istituto, per un calo del 6,6% rispetto ai 776.099 del 2010. In flessione del 5,4% anche i casi mortali, passati da 973 a 920. In particolare, gli infortuni avvenuti nel 2011 sono stati 1.002 (1.268 nel 2010). Per circa il 98,6% sono accaduti sul luogo di lavoro (988 incidenti rispetto a 1.227 nel 2010), dunque a bordo delle navi, il 1,4% in itinere (14 incidenti rispetto a 41 nel 2010). Gli infortuni si sono verificati prevalentemente tra i marittimi addetti al naviglio passeggeri con oltre la metà dei casi anche se la stessa categoria ha fatto registrare una forte diminuzione di eventi (-23,5%) A seguire il carico e la pesca che insieme alla categoria passeggeri coprono oltre l'85,0% degli eventi avvenuti nel 2011. Lo scorso anno sono stati sette gli infortuni mortali tutti avvenuti sul luogo di lavoro (nessuno in itinere), cinque dei quali nel settore pesca, settore che conferma la sua rischiosità, soprattutto a causa dei naufragi. Per gli infortuni delle donne, nel lavoro marittimo la presenza delle donne è ancora molto limitata ed è concentrata prevalentemente nella categoria di naviglio passeggeri, che contiene al suo interno anche la categoria professionale dei concessionari di bordo (gli addetti alle attività commerciali, ricreative all'interno delle navi). Ma è proprio nella categoria passeggeri che si rileva annualmente il maggior numero di infortuni tra le donne marittime: nel 2011 gli infortuni a carico di lavoratrici sono stati il 4,3% degli infortuni avvenuti nell'anno, il 43% dei quali sono avvenuti nella categoria passeggeri a carico di personale con la qualifica di piccolo, accompagnatrice turistica, cassiere-barista, ecc. Nel 2011 l'età media degli infortunati di sesso maschile è stata di 43,8 anni (nel 2010 era 42 anni), mentre per quelli di sesso femminile a 34,3 anni (nel 2010 era 34,7). Questo dato, sebbene calcolato su un numero esiguo, conferma quanto emerso nei rapporti precedenti in merito alla giovane età delle lavoratrici del settore della navigazione. Per il 74% gli infortuni del 2011 hanno colpito marittimi italiani, la rimanente quota per il 42% è costituita da marittimi tunisini (14%), che sono presenti quasi esclusivamente nel settore della pesca, e da romeni (28%). Il 55% degli infortuni si è verificato nei mesi compresi tra maggio e ottobre ed è nel mese di luglio che si è registrato il maggior numero di casi. Da tenere presente che oltre il 48% degli infortuni è stato rilevato nella categoria “Passeggeri”, che intensifica la sua attività proprio nei mesi estivi. Nel 2011 l'Inail Settore Navigazione ha assicurato contro gli infortuni e le malattie professionali gli equipaggi di quasi 7.198 imbarcazioni/navi per conto di 5.012 imprese armatoriali. La maggior parte del naviglio assicurato, circa il 46,0%, è stato impegnato nell'attività di pesca, svolta prevalentemente lungo le coste continentali e insulari italiane a distanza non superiore alle venti miglia, la cosiddetta pesca costiera. Sia le unità navali assicurate che le imprese armatoriali sono risultate in leggera crescita, rispettivamente +2,8% e +2,3% in confronto al 2010. Il volume delle contribuzioni 2011 ha raggiunto gli 86,8 milioni di euro: con un leggero incremento complessivo rispetto all'anno precedente (+ 2,0%), mostra un andamento stabile che risente degli incrementi retributivi di adeguamento all'inflazione. Le contribuzioni vanno a coprire gli oneri dovuti ad infortuni e malattie professionali, ma anche una serie di altre prestazioni specifiche erogate dall'Inail Settore Navigazione, quale ad esempio la temporanea inidoneità alla navigazione. Le contribuzioni accertate per l'assicurazione delle malattie e della maternità ammontano nel 2011 a 34,1 milioni di euro e sono in aumento, rispetto al 2010, del 3,0%. Lo scorso anno l'Inail Settore Navigazione ha erogato prestazioni di temporanea inidoneità alla navigazione per circa 22mila giornate, in diminuzione del 2,1% rispetto al 2010. Nello stesso periodo sono state indennizzate complessivamente circa 1,9 milioni di giornate per malattia comune, dato che risulta sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente. La malattia comune si distingue in malattia fondamentale (verificatasi durante l'imbarco) e malattia complementare (verificatasi entro 28 giorni dallo sbarco). Quest'ultima, in termini di numero di giornate indennizzate, rappresenta circa il 69% delle erogazioni per malattia comune. Risultano pari a quasi 140mila le giornate indennizzate per prestazioni di maternità (inclusi i congedi parentali), in diminuzione rispetto al 2010 del 2,7%.