La Regione Sicilia ha rinnovato per altri venti anni la concessione al gruppo Eni per l’uso dello scalo di Gela. Il rinnovo prevede l’impegno da parte del gruppo Eni per un investimento di 140 milioni di euro per la ricostruzione della diga foranea, danneggiata negli anni scorsi da alcune mareggiate. Un primo intervento è già stato avviato con la rimozione di vecchie strutture. L’Eni intende ristrutturare e rilanciare la raffineria di Gela, che dal 2009 ha accumulato perdite, pari a circa un terzo delle perdite dell’intero sistema di raffinazione Eni. Presso la raffineria verranno realizzati nuovi impianti tecnologicamente avanzati (hydrocracking di ultima generazione), sarà utilizzato il nuovo catalizzatore T-Sand (brevettato da Eni) per la produzione di gasoli di elevata qualità, verrà realizzato il primo sistema Eni “zero waste” per la produzione di energia da rifiuti industriali. Infine, proseguirà l’attività di ricerca e sviluppo per la produzione di biocarburanti di terza generazione dalle alghe. Il progetto prevede un investimento di circa 700 milioni di euro ed un arrivo a regime nel 2017 quando la raffineria di Gela sarà capace di generare utili con produzioni più adeguate alle esigenze di mercato (massimizzazione della produzione di diesel e interruzione della produzione di benzine e polietilene) recuperando nel contempo affidabilità, flessibilità ed efficienza operativa.