Davanti alle Camere di Commercio, il prossimo 27 settembre Trasportounito avvierà una raccolta di firme con la richiesta di cancellazione definitiva del fallimentare sistema di tracciamento dei rifiuti e il rimborso alle imprese di contributi e danni subiti. Trasportounito chiede la cancellazione totale del sistema, mai entrato in funzione, di tracciamento dei trasporti di rifiuti sul territorio nazionale, nonché per il rimborso e il risarcimento danni relativi contributi “estorti” e imposti agli autotrasportatori, obbligati a dotare i loro mezzi di strumenti rivelatisi del tutto inutili. Per adeguarsi alle regole del Sistri, nel triennio 2010-2012 circa 350.000 imprenditori sono stati obbligati a versare complessivamente 500 milioni di euro di contributi acquistando gli appositi dispositivi black box: soldi buttati via, visto il sistema di tracciabilità dei rifiuti mai entrato in funzione.