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Una speciale unità anti terrorismo è stata incaricata di indagare sulla nave americana sequestrata dalle autorità indiane la scorsa settimana davanti alla costa del Tamil Nadu, nell’estremità meridionale del Paese, con a bordo una scorta armata in servizio anti pirateria. Il caso è stato trasferito a una cellula di intelligence del Tamil Nadu chiamata che si occupa di attività clandestine. Secondo le accuse, il pattugliatore Seaman Guard Ohio (con bandiera della Sierra Leone) sarebbe entrato illegalmente nelle acque territoriali indiane con un notevole quantitativo di armi e munizioni. L’equipaggio, composto da 35 uomini di diverse nazionalità, è stato denunciato per possesso ingiustificato di armi. Dopo aver scortato la nave nel porto di Tuticorin, la polizia ha sequestrato 31 fucili e oltre cinque mila proiettili. La nave appartiene a una società americana, la AdvanFort, con sede in Virginia, che fornisce servizi di scorta anti pirateria ai mercantili che transitano nell’Oceano Indiano. L’equipaggio, composto da dieci marinai (otto indiani e due ucraini) e 25 agenti di sicurezza (sei britannici, 14 estoni, quattro indiani e un ucraino), è stato interrogato dagli inquirenti indiani che non si sono dichiarati soddisfatti dalle risposte e dalla documentazione fornita. La vicenda ha contorni misteriosi. Secondo il Times of India, la nave si trovava in acque territoriali da un mese prima di essere sorpresa sabato scorso “a circa 12 miglia nautiche a est di Tuticorin”. Sembra che ad agosto avesse attraccato anche al porto di Kochi, in Kerala, senza dichiarare il possesso di armi.