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Con 591 voti a favore, 47 contrari e 32 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato la proposta di un nuovo regolamento sulla demolizione e riciclaggio delle navi predisposta dalla Commissione Europea. E’ stata invece bocciata la proposta di una ‘tassa’ da applicare ad ogni nave che entra in un porto Ue e che alimenti un fondo per la eco-rottamazione. Entro il 2015 la Commissione europea dovrà valutare se elaborare la proposta di un meccanismo di incentivo dello smantellamento ‘verde’. L’obiettivo è quello di evitare che le navi continuino ad essere smantellate sulle spiagge di nazioni in via di sviluppo in condizioni di carenza di sicurezza e di salvaguardia della salute umana e dell’ambiente. Il regolamento prevede che le navi registrate nell’Unione Europea siano smantellate in impianti di riciclaggio certificati e sottoposti a regolari ispezioni. Le società di smantellamento saranno obbligate ad operare con strutture permanenti (bacini di carenaggio, banchine o scali di alaggio in calcestruzzo), che dovranno essere progettate, costruite e gestite in sicurezza e rispettando l’ambiente. Durante tutto il processo di smantellamento dovrà essere assicurato il contenimento di tutti i materiali pericolosi presenti a bordo delle navi, che dovranno essere manipolati unicamente su suoli impermeabili con un efficace sistema di drenaggio. Il regolamento riguarderà sia le navi comunitarie che quelle extra comunitarie, in quanto al momento del loro ingresso nei porti dell’Unione Europea anche queste ultime dovranno produrre un inventario dei materiali pericolosi. Le misure di esecuzione delle disposizioni, comprese le sanzioni in caso di violazione delle norme, saranno stabilite dagli Stati dell’Unione. Dopo la sua adozione da parte del Consiglio dell’Unione Europea, il regolamento si applicherà alle navi non prima di due anni e non più tardi di cinque anni dalla sua entrata in vigore. L’eventuale data dipenderà da quando la capacità di riciclaggio degli impianti inclusi nell’elenco UE supererà la soglia di 2,5 milioni di tonnellate. Le disposizioni in materia d’impianti di riciclaggio delle navi saranno applicate un anno dopo l’entrata in vigore del regolamento. Il segretario generale dell’European Community Shipowners’ Associations (ECSA), Patrick Verhoeven, ha dichiarato di confidare che la direttiva europea non sia in contrasto con la Hong Kong International Convention for the Safe and Environmentally Sound Recycling of Ships del 2009 (HKC), sollecitando gli Stati membri a ratificare al più presto la HKC consentendone una rapida applicazione a livello globale.