In crescita i passeggeri dei traghetti (+6,8%) e i crocieristi (+35,3%)

Il porto di Bari ha chiuso il primo semestre del 2016 con un traffico di 3,0 milioni di tonnellate di merci, con un aumento del +19,2% rispetto a 2,5 milioni di tonnellate nella prima metà dello scorso anno. Il traffico in import è stato pari a quasi 2,0 milioni di tonnellate (+17,1%) e quello in export a 1,0 milioni di tonnellate (+23,5%).
Il volume complessivo delle rinfuse solide è stato di oltre 1,3 milioni di tonnellate (+22,6%). L’Autorità Portuale dello scalo pugliese ha reso noto che il settore è sempre trainato dai cereali, con un +22,5%, ma ottimi risultati hanno segnato anche i prodotti chimici ed i fertilizzanti (+21,4%), che portano il totale del semestre a circa 58.000 tonnellate, e quelli metallurgici (+91,5%), che hanno toccato quota 31.000 tonnellate.
Il traffico delle merci varie è stato pari a circa 1,7 milioni di tonnellate, con un incremento del +16,7% determinato dalla crescita del traffico ro-ro (+7,6%) ma soprattutto dei container che sono aumentati del +42,0% e sono stati pari a 39.372 teu. L’ente portuale ha precisato come la percentuale di container pieni sia stata pari a circa l’81,3% mentre per quanto attiene la destinazione il traffico è risultato quasi bilanciato con una percentuale di container destinati all’esportazione pari al 48,4% ed all’importazione pari al restante 51,6%.
Nei primi sei mesi di quest’anno il numero dei passeggeri dei traghetti è aumentato di circa il +6,8% salendo a 360mila persone, crescita prodotta dall’aumento di circa il +26,2% del traffico con l’Albania mentre quello con la Grecia è rimasto sostanzialmente stabile.
Nel settore delle crociere il traffico è stato di 144mila passeggeri (+35,3%), dei quali circa il 25,0% hanno utilizzato il porto di Bari come home port iniziandovi e terminandovi la crociera.
«Il 2016 – ha commentato il commissario straordinario dell’Autorità Portuale del Levante, Francesco Mariani – si sta dimostrando un anno di grande crescita per il porto di Bari con la conferma di trend più che positivi in tutti i segmenti di traffico. Ormai – ha evidenziato Mariani – il porto di Bari è un punto fermo del sistema trasportistico dell’Europa meridionale con i suoi collegamenti feeder, regolari e ben strutturati, per Gioia Tauro, Pireo e Damietta/Port Said che consentono alle aziende dei territori pugliesi e lucani di poter far giungere le proprie merci in qualsiasi parte del mondo con rapidità e costi contenuti. La forte ripresa del traffico passeggeri e merci verso l’Albania, poi, conferma ancora una volta che il nostro impegno a sostegno del traffico ro-ro era più che giustificato e che le merci continueranno a muoversi su rotabili, ancora per molti anni, verso quei Paesi con tutto quello che questo dovrà significare in ordine alle politiche di gestione e crescita delle infrastrutture portuali e retroportuali che dovremo mettere in campo. Il dato di crescita sul segmento crocieristico – ha proseguito Mariani – restituisce al porto di Bari il ruolo che merita nel panorama regionale pur nelle difficoltà di un mercato che attende con ansia di conoscere le scelte infrastrutturali per risolvere la problematica delle limitazioni alle grandi navi a Venezia».
Ricordando che nelle prossime settimane andrà a regime la riforma della portualità voluta dal governo con lo scopo di sostenere la ripresa del sistema logistico nazionale, Mariani ha sottolineato che «il porto di Bari è pronto a svolgere quel ruolo guida nell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale che le viene assegnato».

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