Franchini: sono le imprese artigiane e di piccole dimensioni che hanno maggiormente subito le nefaste conseguenze

CNA-Fita ha annunciato di essere pronta ad attivare una class action contro le case costruttrici di camion alle quali nei giorni scorsi la Commissione Europea ha inflitto una sanzione record di 2,9 miliardi di euro per aver concordato per un periodo di 14 anni i prezzi di vendita dei loro veicoli e per aver trasferito agli acquirenti i costi per l’adeguamento dei mezzi da loro prodotti per renderli conformi alle normative europee sulle emissioni inquinanti.
«Anche in questo caso – ha sottolineato la presidente nazionale di CNA-Fita, Cinzia Franchini – sono le imprese artigiane e di piccole dimensioni che hanno maggiormente subito le nefaste conseguenze di tali gravi comportamenti».
«Quanto riscontrato dalla UE – ha proseguito Cinzia Franchini – è di una gravità senza precedenti. Credo che le case costruttrici in questione debbano indennizzare i nostri imprenditori per i maggiori costi che a causa dei loro scorretti patti hanno dovuto sostenere. Sono poi troppo frequentemente le piccole e medie aziende, soprattutto quelle artigiane, che si trovano a dover subire e a pagare direttamente. Per questo abbiamo prontamente predisposto la class action, che – ha precisato Franchini – sarà totalmente gratuita, quindi senza alcun onere da sostenere, per i nostri associati».
CNA-Fita ha spiegato che i soggetti interessati possono contattare la sedi territoriali di riferimento dell’associazione per avere ulteriori ragguagli e che, ad ogni modo, è necessario essere in possesso della copia della documentazione comprovante l’acquisto dei veicolo o/e dei relativi contratti di leasing con l’eventuale atto di riscatto e la relativa documentazione fiscale e bancaria.

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