I nuovi ordini nel settore navale sono stati pari a sole 1,3 milioni di tonnellate di stazza lorda (-69% circa)
La società di classificazione e certificazione Bureau Veritas (BV) ha concluso la prima metà di quest’anno con un utile netto di 166,9 milioni di euro su ricavi per 2,2 miliardi di euro, con diminuzioni rispettivamente del -8,4% e del -4,2% sul primo semestre del 2015. L’utile operativo è calato del -9,5% a 303,5 milioni di euro.
«Il primo semestre del 2016 – ha rilevato l’amministratore delegato del gruppo francese, Didier Michaud-Daniel – si è confermato un inizio d’anno al rilento. Ciò – ha spiegato – è stato determinato principalmente dal rallentamento delle attività collegate al settore Oil & Gas e dall’ulteriore indebolimento del mercato dell’estrazione mineraria». Michaud-Daniel ha precisato che l’azienda prevede che, dopo questo difficoltoso inizio d’anno, nel secondo semestre del 2016 verrà registrata una progressiva accelerazione della crescita organica.
La sola divisione Marine & Offshore dell’azienda francese ha chiuso il primo semestre di quest’anno con ricavi pari a 203,7 milioni di euro, in crescita del +0,7% sulla prima metà del 2015 (la crescita organica è risultata del +3,0%)., e con un utile operativo rettificato pari a 54,5 milioni di euro (-0,4%). Il settore delle nuove costruzioni ha costituito il 42% dei ricavi complessivi (41% nel primo semestre 2015). Nella prima metà di quest’anno la divisione ha registrato un drastico calo dei nuovi ordini che hanno totalizzato 1,3 milioni di tonnellate di stazza lorda rispetto a 4,2 milioni di tsl nei primi sei mesi del 2015. Al 30 giugno scorso la flotta in classe Bureau Veritas era costituita da 11.382 navi per un totale di 112,4 milioni di tsl, con un incremento del ]4,9% rispetto al 30 giugno 2015. Il gruppo prevede che nel secondo semestre di quest’anno proseguirà il trend di diminuzione dell’attività nel segmento delle nuove costruzioni.

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