La compagnia armatoriale americana che possiede una flotta di 26 navi

La statunitense International Shipholding Corporation, società armatoriale che possiede una flotta di 26 navi tra unità cisterna, portacontainer, multipurpose, porta-auto, rinfusiere e ro-ro, ha presentato, assieme ad alcune sue controllate, istanza per essere ammessa al programma di ristrutturazione aziendale nell’ambito del Capitolo 11 della legge fallimentare americana.
Il presidente e amministratore delegato di International Shipholding, Eirk L. Johnsen, ha spiegato che con tale iniziativa la compagnia ha compiuto un passo decisivo verso un adeguato dimensionamento del proprio stato patrimoniale: «mentre l’azienda sta affrontando i problemi di indebitamento e di struttura del capitale – ha sottolineato – riteniamo che le attività core business stiano conseguendo risultati soddisfacenti. Noi – ha aggiunto Jonhsen – prevediamo di continuare ad offrire ad i nostri clienti nel corso della procedura del Capitolo 11 gli stessi servizi marittimi affidabili e di elevata qualità che ci si attende sempre da noi».
International Shipholding ha archiviato l’esercizio annuale 2015 con una perdita netta di -179,7 milioni di dollari su ricavi pari a 259,5 milioni di dollari rispetto ad una perdita netta di -59,9 milioni di dollari su ricavi pari a 294,8 milioni di dollari nell’esercizio precedente. Il risultato operativo è stato di segno negativo e pari a -160,1 milioni di dollari rispetto ad un risultato di segno negativo e pari a -36,5 milioni di dollari nel 2014.
L’indebitamento della compagnia statunitense al 31 dicembre scorso era pari a 159,8 milioni di dollari rispetto a 242,9 milioni di dollari al 31 dicembre 2014. Al 31 marzo scorso tale livello è sceso ulteriormente a 117,1 milioni di dollari. International Shipholding ha archiviato il primo trimestre del 2016 con una perdita netta di -8,4 milioni di dollari su ricavi pari a 53,8 milioni di dollari rispetto ad una perdita netta di -4,5 milioni di dollari su ricavi pari a 68,0 milioni di dollari nei primi tre mesi del 2015. Il risultato operativo trimestrale è stato di segno negativo e pari a -4,5 milioni di dollari rispetto ad un risultato di segno negativo e pari a -189mila dollari nel primo trimestre dello scorso anno.

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