Forte calo (-13,9%) dei ricavi determinato dalla flessione del -18,8% del livello medio dei noli
Come nel primo trimestre di quest’anno, anche nel trimestre successivo il gruppo armatoriale francese CMA CGM ha registrato un risultato economico netto di segno negativo e pari a -122,6 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 160,3 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2015. Per il terzo trimestre consecutivo i ricavi hanno segnato un calo a due cifre essendo stati pari a 3,54 miliardi di dollari, con un -13,9% rispetto a 4,11 miliardi di dollari nel periodo aprile-giugno dello scorso anno. I costi operativi sono diminuiti del -5,2% attestandosi a 3,51 miliardi di dollari ed EBIT e core EBIT sono stati entrambi di segno negativo e pari rispettivamente a -88,1 milioni e -81,0 milioni di dollari rispetto a risultati di segno positivo per 325,5 milioni e 324,8 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2015.
Tali risultati includono solo parzialmente quelli del gruppo Neptune Orient Lines (NOL) di Singapore di cui il gruppo francese sta completando l’acquisizione della totalità del capitale sociale e che è entrato nel perimetro di consolidamento di CMA CGM dal 14 giugno scorso, operazione a seguito della quale NOL ha avviato la procedura per il delisting dei propri titoli dalla Borsa di Singapore. Ad eccezione del contributo della NOL, il gruppo francese ha chiuso il secondo trimestre di quest’anno con una perdita netta di -109 milioni di dollari.
Nel secondo trimestre di quest’anno la flotta di portacontainer della CMA CGM ha trasportato volumi di carico pari a 3,3 milioni di teu (+0,3%). La continua flessione dei noli ha fatto sì che il ricavo medio per teu registrato dalla compagnia francese sia stato del -18,8% inferiore rispetto al secondo trimestre dello scorso anno.
Il vice presidente di CMA CGM, Rodolphe Saadé, ha sottolineato che il gruppo sta operando in un mercato che continua ad essere difficile, con noli estremamente contenuti, situazione – ha evidenziato – nella quale CMA CGM ha il vantaggio di essere particolarmente solida in quanto a liquidità. Saadé ha confermato inoltre l’avanzamento del piano “Agility”, lanciato dal gruppo lo scorso 1° luglio, che prevede di ridurre i costi di un miliardo di dollari nell’arco dei prossimi 18 mesi.
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