Istanza anche per il terzo scalo, che da anni non è più sede di Autorità Portuale

Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, in vista dell’entrata in vigore giovedì prossimo del decreto di riorganizzazione dei porti italiani approvato dal governo lo scorso 28 luglio, ha inviato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, una richiesta di proroga, per un periodo di 36 mesi, delle Autorità Portuali di Catania, Messina e Trapani.
Il provvedimento prevede la soppressione delle attuali 24 Autorità Portuali nazionali e l’istituzione di 15 Autorità di Sistema Portuale (AdSP). La riforma prevede che il porto di Catania, assieme a quello di Augusta, venga gestito dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, mentre il porto di Messina, assieme ai porti di Gioia Tauro, Crotone, Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, Villa San Giovanni, Milazzo, Tremestieri, Vibo Valentia e Reggio Calabria, venga gestito dall’Autorità di Sistema Portuale dei mari Tirreno Meridionale, Jonio e dello Stretto.
La riforma prevede che il porto di Trapani, che peraltro attualmente non è gestito da un’Autorità Portuale, ente di cui è stata stabilita la liquidazione nel 2007, ricada sotto la giurisdizione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale che gestirà anche i porti di Palermo, Termini Imerese e Porto Empedocle.
Il comma 2 dell’articolo 22 “Disposizioni transitorie e clausola di invarianza finanziaria “ del decreto legislativo di “Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autorità Portuali di cui alla legge 28 gennaio 1994, n. 84” approvato lo scorso luglio dal governo prevede che “su richiesta motivata del presidente della Regione, da presentarsi entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore del presente comma, può essere altresì disposta, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il mantenimento, per un periodo non superiore a trentasei mesi, dell’autonomia finanziaria e amministrativa di Autorità Portuali già costituite ai sensi della citata legge n. 84 del 1994. Con il medesimo decreto è disciplinata la nomina e la composizione degli organi di governo per la frase transitoria”.

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