Richiesta la ripresa e la conclusione dell’iter legislativo per l’aggiornamento dei decreti legislativi 271 e 272 del 1999

A conclusione dell’incontro convocato a seguito dell’incidente mortale occorso sul lavoro a bordo della motonave Eurocargo Malta nel porto di Genova, che si è tenuto ieri nel capoluogo ligure e al quale hanno partecipato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, il comandante della Capitaneria di Porto, l’ammiraglio Giovanni Pettorino, le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti del settore portuale e marittimo, è stata condivisa un’azione congiunta per sollecitare i Ministeri del Welfare e delle Infrastrutture e Trasporti affinché si riprenda e si concluda l’iter legislativo per l’aggiornamento dei decreti legislativi 271 e 272 del 1999 in materia di sicurezza in ambito marittimo e portuale, ritenendo che tale intervento legislativo possa dare nuovi e utili apporti per il miglioramento sostanziale della sicurezza.
Inoltre è stato concordato un sollecito esame, nella sede dell’Autorità di Sistema Portuale , delle problematiche legate alla sicurezza del lavoro nei comparti portuali di Genova e Savona con le diverse componenti socioeconomiche interessate alle attività ed al lavoro nei porti (Comitato di igiene e sicurezza, RLS di sito), in particolare finalizzato anche ad affrontare, e per quanto possibile avviare a soluzione, i principali aspetti della sicurezza connessa con il lavoro nel porto, tra i quali il tema della sicurezza dei bacini di carenaggio, delle merci pericolose, delle prestazioni lavorative da parte di personale non autorizzato, delle emergenze derivanti da avverse condizioni meteomarine.
Intanto le segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, quali iniziative di protesta unitarie a livello nazionale, hanno deciso per oggi «un’ora di stop a fine turno di tutti i lavoratori portuali, un’ora di ritardo nella partenza di tutte le navi da parte dei lavoratori marittimi ed una giornata di mobilitazione dei settori interessati a gennaio». «Il comparto marittimo e portuale, duramente colpito dalle ultime disgrazie – hanno sottolineato le tre organizzazioni sindacali – ritiene la latitanza delle istituzioni un motivo di emergenza, un evento eccezionale che ci porta a richiedere nuovamente un improcrastinabile incontro con i Ministeri competenti per riprendere i temi legati alla sicurezza nel settore marittimo e portuale».

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