Il gruppo giapponese ha chiuso i primi nove mesi dell’esercizio fiscale 2016 con una perdita netta di -11,2 miliardi di yen

Il gruppo industriale giapponese Mitsubishi Heavy Industries (MHI) ha concluso i primi nove mesi dell’esercizio fiscale 2016, periodo che è terminato lo scorso 31 dicembre, con una perdita netta di -11,2 miliardi di yen (99 milioni di dollari) rispetto ad un utile netto di 53,3 miliardi di yen nel corrispondente periodo dell’esercizio fiscale precedente. I ricavi sono diminuiti del -4,9% attestandosi a 2.694,2 miliardi di yen e l’utile operativo è ammontato a 68,4 miliardi di yen (-63,1%).
Nel periodo aprile-dicembre del 2016 il gruppo ha ottenuto nuovi ordini per un valore pari a 2.656,4 miliardi di yen (-1,0%). Nel solo comparto Commercial Aviation & Transportation Systems, che ha registrato un risultato operativo di segno negativo per -28,3 miliardi di yen su ricavi pari a 360,5 miliardi di yen rispetto ad un utile operativo di 44,5 miliardi di yen su ricavi pari a 405,7 miliardi di yen nei primi sei mesi dell’esercizio fiscale 2015, il gruppo ha incamerato ordini per un valore globale di 325,2 miliardi di yen rispetto a 436,9 miliardi di yen nel corrispondente periodo del 2015.
Nel solo segmento delle costruzioni navali MHI ha totalizzato ordini per la costruzione di sei nuove navi (quattro commesse nel primo trimestre e due nel secondo) rispetto ad ordini per 11 navi (quattro nel primo trimestre e rispettivamente due, cinque e cinque nei trimestri successivi) nel corrispondente periodo del 2015. Alla fine dello scorso anno il portafoglio ordini nel segmento navalmeccanico includeva la costruzione di 34 navi, di cui dieci navi per gas naturale liquefatto, sette unità per gas di petrolio liquefatto, tre pattugliatori e navi di altra tipologia. Sui risultati dei primi nove mesi dell’anno fiscale 2016 conseguiti nel segmento navalmeccanico gravano oneri straordinari per -16,4 miliardi di yen determinati dai ritardi nella costruzione della nave da crociera AIDAprima.
Comunicando ieri i risultati del periodo, MHI ha confermato di avere in programma una profonda ristrutturazione dei settori dell’aviazione e della costruzione navale che potrebbe comportare la scorporazione della divisione navalmeccanica. Lo spin-off delle attività di progettazione e costruzione navale, prospettato alle fine dello scorso anno, potrebbe essere attuato già il prossimo luglio.

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