Nel 2017 è atteso un miglioramento dei risultati di Maersk Line

Il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk ha chiuso il quarto trimestre del 2016 con una rilevante accentuazione del trend di flessione dei risultati economici trimestrali in atto da ormai due anni. Il periodo è stato archiviato con una perdita netta di -2,68 miliardi di dollari rispetto ad una perdita netta di -2,51 miliardi di dollari nel periodo ottobre-dicembre del 2015. I ricavi sono diminuiti del -2,6% scendendo a 8,89 miliardi di dollari. L’EBITDA è ammontato a 1,50 miliardi di dollari (-7,6%) e il risultato operativo è stato di segno negativo e pari a -2,18 miliardi di dollari rispetto ad un risultato operativo di segno negativo per -2,70 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre del 2015.
Nel quarto trimestre del 2016 la sola Maersk Line, la compagnia di navigazione che opera i servizi marittimi containerizzati del gruppo, ha registrato ricavi pari a 5,32 miliardi di dollari, con una crescita – la prima dopo sette trimestri consecutivi di flessione del volume d’affari – pari al +2,4% rispetto allo stesso periodo del 2015. L’EBITDA è calato del -2,8% a 349 milioni di dollari. EBIT e risultato economico netto sono stati entrambi di segno negativo e pari rispettivamente a -136 milioni e -146 milioni di dollari rispetto a risultati anch’essi di segno negativo per -138 milioni e -182 milioni di dollari nell’ultimo trimestre del 2015. Nel quarto trimestre dello scorso anno la flotta di portacontainer della compagnia ha trasportato volumi di carico pari a 2,7 milioni di container feu, con una progressione del +12,4%. Il nolo medio per container da 40′ è risultato pari a 1.804 dollari (-7,1%).
L’olandese APM Terminals, la compagnia che gestisce i container terminal del gruppo, ha archiviato l’ultimo trimestre dello scorso anno con ricavi pari a 1,09 miliardi di dollari (+6,1%). L’EBITDA si è attestato a 214 milioni di dollari (+7,5%). L’utile operativo e l’utile netto sono diminuiti rispettivamente del -0,7% e del -32,0% a 158 milioni e 87 milioni di dollari. Nel trimestre ottobre-dicembre del 2016 i terminal portuali della società hanno movimentato un traffico pari a 9,7 milioni di container teu, con una crescita del +10% circa sullo stesso periodo dell’anno precedente.
Nell’intero esercizio annuale 2016 il gruppo A.P. Møller-Mærsk ha totalizzato ricavi pari a 35,46 miliardi di dollari, con una contrazione del -12,0% sull’esercizio precedente. L’EBITDA è stato pari a 6,78 miliardi di dollari (-25,4%). L’EBIT è stato di segno negativo per -226 milioni di dollari rispetto ad un utile operativo di 1,88 miliardi di dollari nel 2015. Di segno negativo anche il risultato netto che il gruppo danese ha definito «insoddisfacente» essendosi è attestato a -1,90 miliardi di dollari rispetto ad un utile netto di 925 milioni di dollari nel 2015.
Nell’intero 2016 la flotta di navi portacontenitori di Maersk Line ha trasportato volumi di carico pari a 10,4 milioni di container feu (+9,4%). Il nolo medio per feu è risultato pari a 1.795 dollari (-18,7%). Dopo quattro esercizi annuali archiviati in utile, nel 2016 la compagnia di navigazione ha registrato una perdita netta che è stata pari a -376 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 1,30 miliardi di dollari nel 2015. I ricavi sono diminuiti del -12,7% a 20,71 miliardi di dollari e l’EBITDA è sceso del -54,1% a 1,52 miliardi di dollari. Il risultato operativo è stato di segno negativo per -396 milioni di dollari rispetto ad un utile operativo di 1,43 miliardi di dollari nel 2015.
Lo scorso anno i terminal portuali gestiti da APM Terminals hanno movimentato un traffico containerizzato pari a 37,3 milioni di teu, con un aumento del +3,6% sul 2015. La società ha concluso l’esercizio annuale 2016 con un utile netto di 438 milioni di dollari (-33,0%) su ricavi pari a 4,18 miliardi di dollari (-1,5%). EBITDA ed EBIT sono risultati pari rispettivamente a 764 milioni di dollari (-9,6%) e 587 milioni di dollari (-22,8%).
«Il 2016 – ha commentato l’amministratore delegato di A.P. Møller-Mærsk, Søren Skou – è stato un anno difficile dal punto di vista economico, con andamenti sfavorevoli in tutti i nostri mercati. Tuttavia è stato anche un anno in cui abbiamo deciso di trasformare considerevolmente A.P. Møller-Mærsk in vista del futuro». Lo scorso settembre, infatti, il gruppo ha annunciato che le attività nel settore dell’energia verranno scisse da quelle del trasporto e della logistica che costituiscono in core business dell’azienda. «Abbiamo definito un nuovo corso – ha spiegato Skou – che nei prossimi anni porterà A.P. Møller-Mærsk a diventare un’azienda focalizzata sul trasporto marittimo containerizzato, sulla logistica e sui porti, con lo scopo di far nuovamente crescere gli introiti».
Skou ha evidenziato inoltre che sul risultato dell’esercizio 2016 pesano rettifiche di valore per complessivi 2,7 miliardi di dollari in Maersk Drilling e Maersk Supply Service registrate a seguito di un eccesso di offerta e della prevista riduzione della domanda a lungo termine.
Søren Skou ha specificato che le priorità del gruppo per il 2017 sono l’integrazione delle attività nel segmento Transport & Logistics, la riduzione dei costi in APM Terminals e Damco, la prosecuzione della ricerca di soluzioni strutturali per le attività nel settore petrolifero e la realizzazione dell’acquisizione della compagnia di navigazione tedesca Hamburg Süd, operazione quest’ultima per la quale alla fine dello scorso anno è stato sottoscritto un accordo preliminare.
Skou ha precisato che il gruppo prevede di chiudere l’esercizio 2017 con un utile al netto delle componenti straordinarie superiore a quello del 2016 e con un miglioramento del risultato netto di Maersk Line pari ad oltre un miliardo di dollari.
Intanto Michale Pram Rasmussen ha annunciato che lascerà la carica di chairman di A.P. Møller-Mærsk in occasione dell’assemblea annuale della società in programma il prossimo 28 marzo. Il consiglio di amministrazione dell’azienda proporrà l’elezione di Jim Hagemann a chairman del gruppo danese.

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