«Il piano regolatore portuale – ha spiegato Sean Wheeler – è fermo, poiché la riforma dei porti ha bloccato i piani in itinere»

Il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, ha scritto ai ministri dei Trasporti e dello Sviluppo economico sollecitando la nomina del nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna al fine di consentire la prosecuzione dell’iter del piano regolatore dello scalo portuale turritano e per strutturare progetti di rilancio di tutta la portualità, compreso il settore dell’industria nautica.
«La città che amministro – ha ricordato Sean Wheeler – farà parte della nascente Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. Lo scalo di Porto Torres, inserito all’interno dell’ente, è il secondo per numero di passeggeri in tutta l’Isola, al servizio della seconda area più popolosa e produttiva della Sardegna, rappresentata dalla Rete Metropolitana di Sassari, della quale il porto è un’infrastruttura indispensabile per l’esistenza della Rete Metropolitana stessa. Da diversi anni l’attuale Autorità Portuale di riferimento, quella del Nord Sardegna, è sotto commissariamento. Per compiere gli atti di programmazione e realizzare i tanti progetti di rivitalizzazione del nostro porto, essenziali dopo il crollo dell’industria che nella nostra città ha determinato un enorme innalzamento della disoccupazione, ritengo non sia più rinviabile la nomina del presidente della nuova Autorità Portuale».
Il sindaco ha evidenziato l’urgenza di accelerare la programmazione e investire per sopperire alle difficoltà economiche del territorio. «Il piano regolatore portuale – ha spiegato Sean Wheeler – è fermo, poiché la riforma dei porti ha bloccato i piani in itinere. L’attuale Autorità Portuale, essendo commissariata, non può fare atti d’investimento su nuove prospettive. Chiedo, perciò, al ministro delle Infrastrutture e Trasporti che venga nominato il presidente dell’AdSP, mentre al ministro dello Sviluppo economico chiedo che venga creato con urgenza il gruppo di coordinamento e controllo, istituito con decreto ministeriale dell’8 febbraio 2017, per l’area di crisi industriale complessa di Porto Torres, con il compito di definire e attuare il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale e riprogrammare con estrema urgenza tutti gli atti necessari per ricondurre fuori dalla crisi complessa la mia città».
«Ritengo – ha proseguito il sindaco di Porto Torres – che un piano d’investimento debba basarsi anche sul settore della nautica e della cantieristica, così da sfruttare gli ampi e inutilizzati bacini portuali, per dare possibilità occupazionali alle persone fuoriuscite dal ciclo lavorativo che al momento non hanno valide alternative».
Wheeler ha precisato che «contestualmente alla nomina del nuovo presidente dell’AdSP deve essere istituito l’Ufficio Territoriale Portuale nello scalo nazionale e internazionale di Porto Torres. Sarà inoltre indispensabile – ha aggiunto – sensibilizzare Eni a cedere le aree portuali e retroportuali, oggi inutilizzate, i terreni prospicienti il porto al fine di costruire le nuove banchine e le nuove aree destinate alla cantieristica. È infatti impensabile che aziende italiane investano all’estero quando potrebbero utilizzare le nostre infrastrutture, creando così occupazione nel Paese».
Il sindaco ha concluso invitando i ministri a visitare le aree che potrebbero essere interessate da questo programma di riqualificazione «indispensabile – ha sottolineato – non solo per la mia città, ma per tutto il Nord Ovest Sardegna sofferente per la crisi economica e che grazie al pieno utilizzo dell’infrastruttura portuale potrebbe trarre grandi benefici».

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