Via libera alle linee guida per la concessione (33 anni a partire dal 2020) di Calata Bettolo, Sanguineri nominato segretario generale dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale

Ieri il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha approvato le linee guida per la concessione della nuova area terminalistica in via di costruzione a Calata Bettolo nel porto di Genova, contratto della durata di 33 anni a partire dal 2020 per il container terminal che sarà gestito dal Consorzio Bettolo partecipato al 65% dal gruppo armatoriale Mediterranean Shipping Company (MSC) e al 35% dalla Gruppo Investimenti Portuali (GIP) che attraverso la Terminal Contenitori Porto di Genova (SECH) gestisce il limitrofo container terminal a Calata Sanità.
Il Comitato di gestione ha approvato anche le estensioni delle concessioni dei tre terminalisti genovesi SECH, Spinelli e San Giorgio, proroghe della durata dei contratti la cui scadenza è stata fissata rispettivamente al 2045, al 2054 e al 2030. Nell’estate e autunno del 2015 i tre terminal operator avevano presentato istanze per la proroga delle concessioni chiedendo che la scadenza venisse fissata rispettivamente al 2060, 2060/2080 e 2050. È stata invece rigettata la richiesta della Terminal Rinfuse Genova che aveva presentato istanza per una proroga a partire dal 2020 di almeno 50 anni della scadenza del contratto di concessione, richiesta che è stata respinta sulla base di considerazione di carattere finanziario e di utilizzo delle aree.
Il presidente dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, ha sottolineato che «con queste decisioni garantiamo subito investimenti privati consistenti per circa 350 milioni di euro e valorizziamo le risorse pubbliche investite fino a questo momento a Calata Bettolo».
Nella riunione di ieri il Comitato di gestione ha deliberato inoltre la nomina di Marco Sanguineri, attuale direttore della Pianificazione e sviluppo dell’AdSP, a segretario generale dell’ente, carica che assumerà dal prossimo 15 maggio subentrando ad Alessandro Carena. Signorini ha rivolto a quest’ultimo un ringraziamento particolare evidenziando che Carena «in questi mesi mi ha affiancato e mi ha dato risposte operative con la forza e l’energia di un trentenne».

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