Marcucci: contribuirebbe al recupero di quei traffici destinati all’Italia che oggi arrivano attraverso porti stranieri

La Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica (Confetra) ha esortato il governo a passare dalle parole ai fatti dando vita allo Sportello Unico Doganale la cui istituzione è prevista dal decreto legislativo 169/16 di riforma portuale emanato lo scorso anno, Sportello – ha ricordato Confetra – che dovrà essere competente su tutti i controlli in import e in export delle varie amministrazioni – sanitari, fitopatologici, veterinari, ecc. – da svolgere contemporaneamente e nello stesso luogo con tempistiche precise: un’ora per i controlli documentali e cinque ore per quelli fisici.
Confetra ha denunciato che, tuttavia, fino ad oggi tutto è ancora sulla carta. Il presidente della Confederazione, Nereo Marcucci ha sollecitato il governo a non procrastinare oltre l’avvio del nuovo Sportello che – ha sottolineato – contribuirebbe al recupero di quei traffici destinati all’Italia che oggi arrivano attraverso porti stranieri, per un valore stimabile intorno ai dieci miliardi di euro all’anno.
«Oggi senza il nuovo Sportello Unico, soprattutto nei periodi in cui aumentano i flussi di merce soggetta a controlli plurimi – ha spiegato Marcucci – il mancato coordinamento dei controlli delle varie amministrazioni unito alla loro carenza di organico fa crollare i nostri standard di sistema Paese rendendoci meno attrattivi».

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