Il periodo è stato archiviato con un utile netto di 16,0 milioni di euro


La compagnia di navigazione tedesca Hapag-Lloyd ha chiuso il secondo trimestre di quest’anno, periodo nel corso del quale è stata portata a termine la fusione con la compagnia mediorientale UASC con effetto lo scorso 24 maggio, con un utile netto di 16,0 milioni di euro rispetto ad una perdita netta di -99,3 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2016.

I ricavi sono ammontati a 2,39 miliardi di euro, in crescita del +28,3% rispetto a 1,86 miliardi di euro nel periodo aprile-giugno dello scorso anno. All’incremento ha contribuito l’apporto del volume d’affari generato dalla UASC, che è risultato pari a 199,0 milioni di euro, così come l’aumento dei ricavi generati dall’attività della flotta impiegata sulle diverse rotte di traffico.
In particolare, i ricavi prodotti dalle portacontainer utilizzate sulle rotte transatlantiche, che hanno trasportato volumi containerizzati pari a 422mila teu (+6,0%), si sono attestati a 496,2 milioni di euro, in crescita del +6,5% sul secondo trimestre del 2016 nonostante il nolo medio per container da 20′ (teu) trasportato sia risultato in calo del -2,0% essendo stato pari a 1.292 dollari (-6,4% escludendo gli effetti della fusione con UASC). Le navi impiegate sulle rotte transpacifiche hanno trasportato volumi containerizzati pari a 374mila teu (+2,5%) e i relativi ricavi sono ammontati a 432,3 milioni di euro (+8,6%) mentre il nolo medio è risultato pari a 1.007 dollari/teu (+40,0% includendo gli effetti della fusione con UASC e -9,8% escludendoli).
Nei servizi con l’Estremo Oriente i volumi trasportati sono stati pari a 234mila teu (-22,5% con l’esclusione degli effetti della fusione con UASC; includendo tali effetti risulta un aumento del +16,4%), i ricavi a 215,1 milioni di euro (+66,9%) e il nolo medio a 1.007 dollari/teu (+13,1%; +40,0% includendo gli effetti della fusione)..Sulle rotte con il Medio Oriente i volumi trasportati hanno totalizzato 119mila teu (+4,4%), i ricavi 109,6 milioni di euro (+56,6%) e il nolo medio è stato pari a 1.071 dollari/teu (+47,6%). I servizi intra-asiatici hanno trasportato 158mila teu (-7,1%; +0,6% con UASC), con ricavi sono stati pari a 86,9 milioni di euro (+10,3%) e il nolo medio è stato di 607 dollari/teu (-6,7%; +7,8% con UASC). Sulle rotte con l’America Latina i volumi trasportati sono stati pari a 604mila teu (+9,6%), i ricavi a 554,3 milioni di euro (+16,8%) e il nolo medio a 1.008 dollari/teu (+5,8%). I servizi con l’Europa/Mediterraneo, l’Africa e l’Oceania hanno totalizzato volumi pari a 128mila teu (+20,8%) con ricavi pari a 122,8 milioni di euro (+22,3%) e un nolo medio che è stato pari a 1.048 dollari/teu (-6,5%).
Nel secondo trimestre del 2017 l’EBITDA registrato dal gruppo Hapag-Lloyd è stato pari a 229,1 milioni di euro, in crescita del +61,8% sullo stesso periodo dello scorso anno. L’utile operativo è ammontato a 83,8 milioni di euro rispetto ad un risultato operativo di segno negativo e pari a -44,5 milioni di euro nel trimestre aprile-giugno del 2016.
Nell’intero primo semestre del 2017 i ricavi del gruppo tedesco sono risultati pari a 4,52 miliardi di euro, con un aumento del +19,4% sulla prima metà del 2016. Escludendo l’apporto del giro d’affari della UASC i ricavi risultano di 4,32 miliardi di euro, con un incremento del +14,1% rispetto a 3,79 miliardi di euro nei primi sei mesi dello scorso anno. L’EBITDA è ammontato a 360,4 milioni di euro (+83,2%) e l’EBIT a 87,3 milioni di euro rispetto ad un risultato operativo di segno negativo e pari a -39,7 milioni di euro nel primo semestre del 2016. Hapag-Lloyd ha archiviato la prima metà di quest’anno con una perdita netta di -46,1 milioni di euro rispetto ad una perdita netta di -142,1 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2016.
Evidenziando che Hapag-Lloyd ha compiuto ottimi progressi nel corso del primo semestre del 2017 nonostante la perdurante difficoltà in cui versa il mercato del trasporto marittimo containerizzato, l’amministratore delegato della compagnia tedesca, Rolf Habben Jansen, ha sottolineato che i risultati hanno mostrato un sensibile rialzo e che il processo di integrazione con la UASC sta procedendo speditamente e verrà portato a termine nel corso del terzo trimestre. «Ciò – ha specificato – ci consentirà di iniziare a realizzare sinergie subito dopo l’integrazione». Jansen ha ricordato che grazie alla fusione sono previsti risparmi annui pari a 435 milioni di dollari a partire dal 2019, ma gran parte di questi risparmi verranno realizzati già nel 2018.
Per la parte restante del 2017, Hapag-Lloyd prevede che i volumi containerizzati trasportati dalla flotta continueranno a crescere e che il costo del bunker, aumentato nel corso della prima metà dell’anno, si manterrà stabile nel secondo semestre e invariato risulterà anche il nolo medio complessivo rispetto al livello registrato nel 2016. La compagnia ritiene infine che nell’intero 2017 l’EBITDA e l’EBIT risulteranno sensibilmente superiori rispetto ai valori rispettivamente di 607,0 milioni e 126,4 milioni di euro totalizzati nel 2016.

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