La chiusura – ha sottolineato l’azienda tedesca – rappresenta il più grave colpo alle infrastrutture ferroviarie che l’Europa abbia mai visto

La società intermodale tedesca Kombiverkehr chiede 250 milioni di euro di misure di aiuto immediato agli operatori che stanno subendo l’impatto negativo sulla loro attività determinato dall’interruzione presso Rastatt, in Germania, del corridoio ferroviario Reno-Alpi a causa di un cedimento della linea, chiusura al transito che ha creato gravi problemi al trasporto ferroviario e intermodale che sono stati denunciati dall’European Rail Freight Association (ERFA) in una lettera aperta indirizzata al ministro federale tedesco ai Trasporti e al commissario europeo ai Trasporti.
Kombiverkehr ha evidenziato che nelle ultime settimane i collegamenti ferroviari tra Germania e Italia sia attraverso il Gottardo che attraverso il Brennero hanno subito ripercussioni negative senza precedenti a causa di incidenti, apertura di cantieri e controlli alle frontiere e che gli operatori hanno estrema difficoltà a programmare servizi regolari di trasporto combinato. L’azienda tedesca ha precisato che questa situazione colpisce in particolare le piccole e medie case di spedizione e le aziende di logistica che hanno trasferito la maggior parte dei loro servizi alla ferrovia e che giorno dopo giorno stanno accumulando perdite finanziarie.
Kombiverkehr ha specificato che l’utilizzo di linee ferroviarie alternative, specialmente per ostacoli di natura tecnica, di disponibilità di personale e di flussi di traffico, non sta risolvendo il problema nonostante le società che gestiscono le infrastrutture ferroviarie, gli operatori ferroviari e le aziende di trasporto stiano facendo tutto il possibile per assicurare per quanto possibile i servizi ferroviari. A causa dell’incidente a Rastatt – ha sottolineato la società intermodale – in misura sempre crescente le aziende stanno costringendo i loro spedizionieri a trasferire le spedizioni dalla rotaia alla strada, cosa che è quasi impossibile da realizzare in quanto i loro mezzi sono adattati in modo specifico ai requisiti del trasporto combinato.
«A nostro parere – ha rilevato Kombiverkehr – la chiusura della linea della valle del Reno a Rastatt rappresenta il più grave colpo alle infrastrutture ferroviarie che l’Europa abbia mai visto».
«La situazione relativamente alla pianificazione dei trasporti e al controllo operativo da parte degli spedizionieri, degli operatori del trasporto e delle società operanti nel settore ferroviario – ha denunciato Armin Riedl, amministratore delegato della Kombiverkehr e della Lokomotion, la società di trazione specializzata nei servizi da e per l’Italia – sta sempre più sfuggendo di mano ed ha conseguenze economiche di grande portata. Per noi, ma soprattutto per i nostri clienti, ciò non è più accettabile, in particolare alla luce del fatto che per lungo tempo sono state avanzate richieste per l’effettuazione di lavori coordinati a livello internazionale e per la gestione delle linee alternative e che, di recente, le nostre osservazioni sui tempi di controllo delle frontiere a Raubling non abbiano ottenuto alcuna risposta da parte delle autorità. Noi – ha accusato Riedl – dubitiamo che nella situazione attuale le ferrovie, con la loro importanza per il trasporto, la politica ambientale e sociale, beneficino ancora di un qualche sostegno».
«Noi – ha proseguito Robert Breuhahn, anch’egli amministratore delegato di Kombiverkehr – non possiamo permetterci semplicemente di attendere senza fare nulla. Noi vediamo il pericolo che il sistema ferroviario intermodale transalpino, che è stato costruito nel corso di decenni, che ha funzionato bene per anni e con il quale tante aziende di logistica hanno collaborato in modo efficace, cada a pezzi».
Da qui la richiesta dell’azienda tedesca al governo di aiuti finanziari pari a 250 milioni di euro a favore delle imprese che stanno subendo il grave impatto negativo causato dall’interruzione del corridoio Reno-Alpi. Tra queste le oltre 270 società di spedizione e logistica che sono clienti della Kombiverkehr, azienda che ogni anno movimenta un traffico ferroviario pari ad oltre 350.000 spedizioni di camion sulle linee del Gottardo e del Brennero da e per l’Italia, clienti – ha spiegato Kombiverkehr – per la maggior parte costituiti da piccole e medie imprese che hanno dedicato anni ad investire in attrezzature intermodali, che hanno orientato i loro parchi di veicoli e tutti i processi di pianificazione al trasporto merci su rotaia.

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