Cozzolino, che ha chiesto la collaborazione degli altri 54 Comuni portuali italiani, ha esortato anche l’istituzione di nuova area ECA nel Mediterraneo

Il sindaco di Civitavecchia, Antonio Cozzolino, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri per chiedere provvedimenti urgenti per la riduzione dell’inquinamento da trasporto marittimo sollecitando l’applicazione per tutte le zone di mare del tenore massimo di zolfo nei combustibili navali pari allo 0,10% in massa.
Nella missiva il sindaco ha espresso «la preoccupazione delle comunità costiere nei confronti del crescente fenomeno dell’inquinamento legato al trasporto marittimo, timore – ha sottolineato – giustificato se si considera che in molte città di porto non sono rispettati gli standard della qualità dell’aria previsti dal decreto legislativo n. 155/2010 ed in altre i dati sanitari rivelano alti tassi di mortalità legati alle malattie correlate all’inquinamento».
Nella lettera indirizzata a Paolo Gentiloni. il sindaco di Civitavecchia ha evidenziato che «nell’ambito del programma “CAFE – Clean Air for Europe” della Comunità Europea si è stimato che dal 2020 le emissioni di anidride solforosa e di ossidi di azoto provenienti dal trasporto marittimo supereranno le emissioni del totale delle fonti terrestri ed in base alla direttiva 2012/33/UE relativa al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo “le emissioni prodotte dal trasporto marittimo dovute all’utilizzo di combustibili per uso marittimo ad alto tenore di zolfo contribuiscono all’inquinamento atmosferico sotto forma di anidride solforosa e particolato, che nuocciono alla salute umana e all’ambiente e contribuiscono alla formazione di depositi acidi”».
Ricordando inoltre che «il decreto legislativo 16 luglio 2014 n. 112 di attuazione della direttiva 2012/33/UE, che modifica il Codice dell’Ambiente, impone già dal 2015 un tenore massimo di zolfo nei combustibili navali dello 0,10% per le aree di controllo delle emissioni già istituite, ovvero nel Mar Baltico, nel Mare del Nord e nel canale della Manica, mentre per gli altri mari europei il tenore massimo di zolfo imposto è solo dello 0,50% e per giunta entro il 2020» Cozzolino ha rilevato che «poco importa che le navi all’ormeggio debbano già utilizzare il combustibile allo 0,10%, in quanto la massima emissione dei fumi si verifica in navigazione ed in particolar modo quando le navi effettuano le manovre di approdo e di partenza».
«Per questo motivo – ha proseguito il sindaco – considerato che sempre in base al decreto legislativo 16 luglio 2014 n. 112 “Dal 1° gennaio 2018 per il mare Adriatico e il mare Ionio e dal 1° gennaio 2020 per le altre zone di mare, si applica un tenore massimo di zolfo pari allo 0,10% in massa a condizione che gli Stati membri dell’Unione Europea prospicienti le stesse zone di mare abbiano previsto l’applicazione di tenori di zolfo uguali o inferiori”, sono a chiederle – ha scritto Cozzolino a Gentiloni – che per tutte le zone di mare venga applicato al più presto un tenore massimo di zolfo nei combustibili navali pari allo 0,10% in massa, stipulando specifici accordi con gli Stati membri dell’Unione Europea prospicienti le stesse zone di mare ed emanando apposite norme».
Inoltre il sindaco di Civitavecchia ha chiesto al presidente del Consiglio «che si faccia promotore, in base alle procedure dell’Appendice III dell’Allegato VI della convenziona MARPOL, dell’introduzione di una nuova Area di controllo delle Emissioni (ECA) nel Mediterraneo, che comprenda aree di controllo delle emissioni di zolfo e particolato e di ossidi di azoto».
«Non si può ignorare – ha spiegato Cozzolino motivando tale richiesta – che la naturale e logica evoluzione dell’adozione di un combustibile meno inquinante in una zona di mare è rappresentata dall’istituzione di un’area di controllo di emissioni in base all’Allegato VI riveduto dalla Convenzione MARPOL entrato in vigore il 10 luglio 2010, che, oltre ad introdurre limiti più stringenti per il combustibile per uso marittimo, definisce le aree di controllo delle emissioni di ossidi di azoto e le aree di controllo delle emissioni di ossidi di zolfo e particolato, così come i criteri e le procedure per la designazione di nuove aree di controllo delle emissioni. Considerato che il Mediterraneo è uno dei mari più trafficati al mondo – ha osservato Cozzolino – l’istituzione di una zona di controllo avrebbe indubbiamente un forte impatto positivo sulla qualità dell’aria dei paesi del Bacino, come anche evidenziato nella nota informativa del Parlamento europeo del 2012 “L’impatto di un’eventuale estensione a livello UE delle zone di controllo delle emissioni di zolfo a tutto il litorale europeo”».
Cozzolino ha specificato che, oltre ad aver inviato la lettera al presidente del Consiglio, ha chiesto anche la collaborazione degli altri 54 Comuni portuali in quanto tale tematica tocca nel vivo tutte le comunità che convivono con realtà portuali.

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