Incontro tra Nogarin e Corsini che parlano di dialogo costruttivo e di volontà di collaborazione

A Livorno ci sono alcuni (timidi) segnali di disgelo tra l’amministrazione portuale e quella comunale. Negli ultimi anni gli uomini di vertice dei due enti non hanno lesinato reciproche critiche, con il sindaco cinquestelle Filippo Nogarin a denunciare apertamente la gestione del porto condotta dal pidiessino Giuliano Gallanti e quest’ultimo, alla testa dell’allora Autorità Portuale, a lamentare il mancato sostegno del primo cittadino allo sviluppo dell’economia portuale così importante per Livorno.
Scambi di accuse che si sono interrotti quando a metà dello scorso la riforma della normativa sulla governance dei porti italiani ha soppresso le Autorità Portuali ed ha istituito le nuove Autorità di Sistema Portuale. Ma dalla cenere il fuoco ha ripreso a divampare quando Stefano Corsini, nominato lo scorso marzo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, l’ente che è subentrato all’Autorità Portuale di Livorno, ha respinto la designazione di Nogarin quale rappresentante del Comune in seno al Comitato di gestione dell’AdSP, l’organo dell’ente chiamato ad esercitare funzioni di rilievo tra cui l’adozione del piano regolatore del sistema portuale nonché l’approvazione del piano operativo triennale e di altri documenti programmatici e amministrativi essenziali per la vita del porto.
Venerdì scorso, in occasione dell’incontro annuale di monitoraggio del dibattito pubblico organizzato nella Sala Canaviglia della Fortezza Vecchia per fare il punto sull’avanzamento dei progetti di sviluppo del porto e del waterfront, la distanza tra Nogarin e Corsini sembrava essersi accorciata. «C’è – ha dichiarato il sindaco – un dialogo costruttivo con Corsini che mi sento di mettere al centro di un recupero del rapporto tra Comune di Livorno e AdSP. Spero – ha aggiunto – sia l’inizio di un nuovo percorso: queste istituzioni devono integrarsi». «Ringrazio Filippo – ha replicato Corsini – per le belle parole: sono un pragmatico e guardo alla sostanza: c’è – ha rilevato – una grande volontà di collaborazione con l’amministrazione cittadina, nonostante alcune differenze di vedute».
Sindaco e presidente dell’AdSP si sono poi soffermati sul tema della Piattaforma Europa. Dopo aver criticato la precedente impostazione del progetto originario, il primo cittadino ha chiesto di andare avanti con il nuovo progetto, quello recentemente rivisitato dall’AdSP di concerto con la Regione e con il supporto del Ministero delle Infrastrutture, e di realizzare tutte e quattro le fasi di articolazione del Piano Regolatore Portuale, con l’ultima che prevede la realizzazione di una nuova Darsena Petroli e le prime tre che si incentrano sulla realizzazione di un terminal contenitori e di un terminal ro-ro e sulle relative opere foranee.
«Voglio rassicurare il sindaco e la cittadinanza», ha chiarito Corsini. «Andremo avanti senza indugio. Dopo sessant’anni – ha ricordato – abbiamo approvato, non senza difficoltà, il Piano Regolatore Portuale; ora dobbiamo lavorare per redigere il Piano Regolatore di Sistema Portuale, nel quale potrebbero trovare spazio proposte di rivisitazione del PRP attualmente vigente».
Circa la rivisitazione del progetto della Piattaforma Europa, Corsini ha precisato che «è legata all’opportunità di sviluppare un progetto più rispondente dal punto di vista ambientale e finanziario alle necessità ed esigenze di ammodernamento del porto di Livorno. Questa soluzione – ha rilevato – è già stata ben accolta, perlomeno a giudicare dai riscontri che ho avuto in questi mesi».
Inoltre Corsini ha offerto rassicurazioni sull’impatto ambientale dell’opera: «i dati sulla qualità dei fondali – ha affermato – sono buoni e sono già ora in grado di dire che la deperimetrazione del SIN potrà essere realizzata in tempi ragionevolmente brevi attraverso una procedura che vedrà l’AdSP come proponente e il Ministero dell’Ambiente come gestore di una Conferenza di Servizi che dovrà permetterci di arrivare al risultato», che – ha specificato – è quello di realizzare la Darsena Europa prima del 2023.

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