Nuovo regolamento sulla qualità del lavoro nei magazzini di caffè. Via libera all’attività di Wärtsilä nel Canale industriale

Ieri il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale ha preso atto della nomina, avvenuta nella stessa giornata da parte del prefetto di Trieste, Annapaola Porzio, dei tre commissari che amministreranno la Depositi Costieri di Trieste (DCT) dopo il provvedimento di interdizione per infiltrazioni mafiose. L’AdSP ha evidenziato che la delibera del Comitato di sospensione del procedimento di decadenza della concessione permetterà l’avvio di una nuova fase per la Depositi Costieri e che i commissari, insediati già dalla tarda mattinata, dovranno garantire l’attività dell’impianto, la tutela dei 24 lavoratori diretti e del relativo indotto, nonché la pronta riattivazione del servizio di bunkeraggio per le navi.
Nella seduta il Comitato di gestione ha approvato anche l’introduzione di un nuovo regolamento sulla qualità del lavoro nei magazzini di caffè che andrà a modificare un regolamento in vigore dal 1929 e che consentirà di ripartire tra più lavoratori il carico di lavoro derivante dalla movimentazione manuale del caffè e quindi ridurre le malattie professionali, migliorando le condizioni di salute dei lavoratori, i trattamenti contrattuali e tutta una serie di interventi sulla formazione professionale. L’AdSP ha spiegato che il risultato è stato raggiunto all’interno di un quadro più ampio di iniziative a sostegno del lavoro e delle imprese nel porto, con il consenso di tutte le parti sindacali, operatori e terminalisti, e ha permesso di individuare un modello sperimentale di applicazione della durata di un anno, da consolidarsi successivamente all’interno del sistema delle operazioni portuali dello scalo giuliano. «Un avvenimento – ha sottolineato il segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale, Mario Sommariva- di portata storica, in linea con il processo di modernizzazione e sviluppo del porto che vede la tutela dei lavoratori come elemento fondamentale». Si tratta – ha specificato Sommariva – di «un provvedimento che punta a migliorare la qualità della salute dei lavoratori e della loro condizione contrattuale. Inoltre apre le porte ad una serie di interventi complessivi sul mondo del lavoro portuale, prevedendo in futuro degli investimenti diretti dell’Authority in formazione professionale e sostegno al reddito a quei lavoratori che fossero in condizioni di inidoneità alla propria mansione. Una misura in linea con il processo di modernizzazione del porto di Trieste».
Il Comitato ha espresso inoltre parere positivo sulla richiesta di rilascio di ASTL Srl, impresa portuale non terminalista che ha chiesto l’autorizzazione ad operare quale società esecutrice di attività rientranti nel ciclo operativo di Siderurgica Triestina. L’azienda di Cremona, operante nel settore ferroviario, si propone di innovare il ciclo di trasporto connesso all’attività di Siderurgica Triestina, sviluppando la funzione logistica dell’impianto dello stabilimento.
Infine il Comitato ha esaminato e approvato il subingresso di Wärtsilä all’interno della concessione Frigomar e quindi la possibilità per l’azienda finlandese di operare in conto proprio sul terminal del canale di Zaule e nel contempo di mantenere in vita un’azienda storica del porto di Trieste. «L’Autorità di Sistema Portuale – ha precisato il presidente dell’ente, Zeno D’Agostino – ha svolto una preziosa attività per arrivare a questo brillante risultato. Siamo quindi molto soddisfatti dell’accordo raggiunto che vede il sub ingresso di Wärtsilä nella concessione Frigomar che potrà mantenere l’attività in conto terzi. Si tratta di un’integrazione armonica delle attività sul Canale industriale da parte di Wärtsilä in un’area che sta diventando il motore di tutte le attività ad alto valore aggiunto del nostro scalo. Questo significa concretamente che il Canale industriale è e rimane uno dei principali obiettivi dello sviluppo futuro e del rilancio del porto di Trieste».

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