Entro il 2020 dalla flotta della compagnia di navigazione taiwese Yang Ming usciranno 18 portacontainer di capacità compresa tra 4.200 teu e 8.000 teu tutte prese a noleggio, unità che saranno sostituite da dieci portacontainer da 11.000 teu che presenteranno un minor consumo di combustibile e che consentiranno quindi un risparmio del 20% sui costi per l’acquisto del bunker. Lo ha reso noto il presidente della compagnia, Chih-Chien (Bronson) Hsieh, annunciando che l’iniziativa è stata decisa con l’intento di ridurre i costi operativi, eliminando i circa 10.000 dollari al giorno spesi per il noleggio di una portacontainer, e precisando che le 18 navi di minor capacità usciranno dalla flotta alla scadenza del periodo di noleggio a lungo termine, di cui sette entro quest’anno.
Hsieh ha ricordato che nel 2016 il prezzo medio del combustibile era di circa 200 dollari alla tonnellata, che nell’anno successivo è salito a 300 dollari/tonnellata e nel 2018 ha registrato un incremento del 25% arrivando a 370 dollari. Specificando che a decidere del prossimo trend di crescita o di flessione del prezzo del combustibile saranno i paesi esportatori di petrolio dell’OPEC, il presidente della Yang Ming ha affermato che, relativamente ai volumi di traffico, nel breve termine è atteso un aumento dell’attività. Hsieh ha spiegato che, nonostante gli analisti abbiano previsto per quest’anno una riduzione del tasso di crescita dei trasporti marittimi containerizzati a causa principalmente della guerra commerciale incentrata sui dazi che si sta scatenando tra USA e Cina, tuttavia nel terzo trimestre di quest’anno – tradizionalmente il periodo di picco annuale del traffico containerizzato via mare – non è attesa una contrazione del trend di crescita in quanto le spedizioni sono in gran parte già state fissate in precedenza.
Hsieh si è dichiarato fiducioso anche circa l’andamento dell’attività nel 2019: se il prossimo anno è atteso un aumento del +3,6% della capacità della flotta containerizzata mondiale – ha spiegato – la crescita dei volumi di traffico prevista è del +4,3%, inferiore al +4,6% previsto in precedenza ma comunque superiore all’aumento dell’offerta.
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