Ha un costo complessivo di 1.061 milioni di euro, finanziato per 449,3 milioni di euro
Oggi presso la Regione Liguria è stato presentato il Programma straordinario per la ripresa e lo sviluppo del porto di Genova che è stato approvato dal commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto sul Polcevera e sindaco di Genova, Marco Bucci, su proposta del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, e che è stato reso possibile grazie anche alle risorse stanziate dal Decreto Legge Genova varato per far fronte all’emergenza del Ponte Morandi, il viadotto autostradale sul Polcevera crollato a metà agosto.
Punti cardine del Programma straordinario sono il miglioramento dell’accessibilità al porto di Genova, l’integrazione città-porto e i collegamenti intermodali con l’aeroporto genovese “Cristoforo Colombo”. Il Programma beneficerà per un periodo di tre anni delle deroghe previste per la ricostruzione del Ponte Morandi e verrà finanziato dalle cospicue risorse stanziate dalla cosiddetta «manovra Genova» (leggi n. 130, 136, 145 del 2018), oltre a quelle già a bilancio dell’Autorità di Sistema Portuale e di altri soggetti pubblici e privati.
Il Programma straordinario ha un costo complessivo di 1.061 milioni di euro, finanziato per 449,3 milioni di euro, di cui 202,3 milioni con la «manovra Genova»; 160,5 milioni con fondi a bilancio dell’AdSP; 72,3 milioni da altri soggetti pubblici e 14,2 milioni di euro da capitali privati. Il fabbisogno è pari a 612 milioni di euro, di cui 215 milioni di euro relativi al Ribaltamento a mare di Fincantieri; 300 milioni di euro alla prima fase della Diga Foranea; 90 milioni di euro alla quota di Hennebique a carico dei privati e sette milioni di euro quale cofinanziamento per l’intervento di adeguamento del Parco Fuori Muro.
«Il programma straordinario degli investimenti che verranno effettuati sul porto di Genova – ha spiegato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – ha come obiettivo garantire e potenziare la competitività dello scalo, con una serie di interventi che il porto di Genova aspetta da tempo. Si tratta di un piano molto articolato che non riguarda solo banchine, dighe e sistemi di trasporto, ma investimenti che cambieranno il volto dello scalo genovese. Credo si sia fatto uno straordinario lavoro in questi mesi dopo il crollo del Ponte Morandi: l’apertura della viabilità parallela, il recupero della ferrovia in tempi rapidissimi hanno garantito al nostro porto di chiudere con un sostanziale pareggio dopo due anni di espansione importante. Oggi facciamo un grande passo in più: lavoriamo per dare reale competitività al porto di Genova e per una sua sostanziale integrazione con la città. Oggi è una buona giornata perché mettiamo in fila una serie di risultati molto importanti con, all’orizzonte, una concreta opportunità di renderli fattibili in tempi rapidi»
«Genova – ha sottolineato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini – è uno scalo molto importante nella realtà non solo nazionale e questo ruolo gli viene riconosciuto anche dall’Unione Europea. Con gli interventi contenuti nel programma straordinario presentato oggi, con la nuova diga foranea per la parte a mare e con gli investimenti sull’ultimo miglio ferroviario e stradale per la parte a terra, cambierà completamente superando i problemi di accessibilità e rilanciando la sua competitività. Si può prevedere di arrivare nell’arco dei prossimi anni alla movimentazione di oltre quattro milioni di teu che potranno diventare sei con il completamento di Terzo Valico e Gronda».

 

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