I sindacati si dichiarano pronti a prendere le dovute iniziative a difesa del lavoro dei portuali
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ribadiscono il loro no all’autoproduzione nei porti italiani da parte del personale di compagnie di navigazione che effettua il rizzaggio e derizzaggio dei carichi sulle navi, compito che spetta invece ai lavoratori portuali e che può essere autorizzato in autoproduzione solo laddove non è possibile ricorrere alla loro opera.
«Riteniamo inaccettabile – sottolineano in una nota le tre organizzazioni sindacali – il continuo ricatto di alcune compagnie di navigazione le quali operano già in autoproduzione (ad esempio nel porto di Savona), oppure attuano richieste di autoproduzione in altri porti italiani. Ricordiamo che le segreterie nazionali avevano già proclamato uno sciopero nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così delicato. Abbiamo fatto una grande manifestazione nazionale, la quale ha avuto una grande partecipazione sia in termini di adesione allo sciopero sia in termini di adesione alle manifestazioni».
«Oggi – proseguono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – veniamo a conoscenza che GNV in diversi porti italiani, compreso Genova, continua a chiedere l’autoproduzione. Siamo determinati nel contrastare tale pratica, vogliamo ribadire ancora una volta che se si concedessero tali autorizzazioni, saremo pronti a prendere le dovute iniziative a difesa del lavoro dei portuali».

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