Uno sforzo – ha precisato il ministro – che potrebbe aggirarsi intorno ai 100-120 milioni di euro in un paio d’anni

Il gruppo armatoriale elvetico Mediterranean Shipping Company (MSC), fondato da Gianluigi Aponte che attualmente è executive chairman dell’azienda avendo passato la guida della compagnia al figlio Diego Aponte che copre le cariche di presidente e amministratore delegato, si è impegnato ad effettuare investimenti per rilanciare il container terminal del porto di Gioia Tauro, approdo di cui diventerà gestore unico a seguito dell’accordo preliminare siglato dalla sua filiale Terminal Investment Limited per acquisire il restante 50% del capitale della Medcenter Container Terminal, società titolare della concessione, dal gruppo Contship Italia. Lo ha reso noto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, in occasione della sua visita di ieri allo scalo portuale calabro, la terza nell’arco di dieci mesi.

«Aponte – ha spiegato il ministro – si è già impegnato a rilanciare il porto con decine di milioni di euro di investimenti subito, che significano nuove gru e nuovi carrelli per una movimentazione più rapida dei contenitori. Uno sforzo che potrebbe aggirarsi intorno ai 100-120 milioni di euro in un paio d’anni, con l’obiettivo di salire dagli attuali 2,3 milioni a quattro milioni di teus di traffico.
Questo – ha sottolineato Toninelli – significa salvare centinaia di posti di lavoro diretti e migliaia di indotto, puntando poi a rafforzare ulteriormente uno scalo che ha potenzialità enormi. Certo – ha aggiunto il ministro – in tal senso servono pure infrastrutture e supporto logistico tutto intorno al porto: ecco perché stiamo lavorando con RFI al potenziamento della rete ferroviaria dal mare fino a snodi chiave per l’area come quello di Rosarno».

Toninelli ha evidenziato che il governo e il suo dicastero hanno lavorato alacremente per il rilancio del porto: «non potevamo accettare – ha specificato – il continuo arretramento del volume dei container movimentati ogni anno su quelle banchine, un traffico calato di quasi il 15% solo tra il 2016 e il 2017. Così abbiamo lavorato duramente per salvare Gioia Tauro, il primo scalo italiano sul transhipment. Così abbiamo mediato senza lasciare nulla al caso per una soluzione che sbloccasse il terminal gestito dalla società MCT (Medcenter Container Terminal), che spazzasse via il rischio paralisi e mettesse al sicuro centinaia di posti di lavoro. Alla fine, grazie anche alla perseveranza del mio ministero e grazie soprattutto alla collaborazione fattiva tra le parti, siamo arrivati finalmente all’intesa con cui Contship Italia cede le proprie quote in MCT a MSC di Gianluigi Aponte. Quest’ultimo gruppo diventa così titolare della concessione del terminal principale, attività che si aggiunge a quella di trasporto degli stessi container via mare fino a Gioia Tauro».

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