Lo scopo è di sviluppare standard informatici per il settore del trasporto marittimo containerizzato
Le società armatoriali A.P. Møller-Mærsk, Hapag-Lloyd, Mediterranean Shipping Company (MSC) e Ocean Network Express (ONE), tutte attive nel settore del trasporto marittimo di linea, mercato nel quale sono rispettivamente il primo, secondo, quinto e sesto operatore mondiale per capacità di carico della flotta, hanno formalmente istituito la Digital Container Shipping Association (DCSA), associazione senza fini di lucro con sede ad Amsterdam, in Olanda, che ha lo scopo di esaminare, sviluppare, adottare e aggiornare standard di information technology per la creazione, trasmissione e immagazzinamento di informazioni e documenti che vengono scambiati tra i partecipanti alla supply chain del trasporto marittimo containerizzato internazionale.
L’associazione è aperta all’adesione di altre compagnie di navigazione containerizzate. Preannunciando lo scorso novembre l’iniziativa, le quattro società armatoriali fondatrici della DCSA erano affiancate dal gruppo armatoriale francese CMA CGM che risulta partner del progetto di creazione dell’associazione sottoposto alla statunitense Federal Maritime Commission (FMC), che lo ha approvato nei giorni scorsi, ma che sinora non ha aderito formalmente all’associazione. Oggi Maersk, Hapag-Lloyd, MSC e ONE hanno tuttavia precisato che sono in corso i preparativi per l’adesione a DCSA di altre due società.
Amministratore delegato e direttore statutario della nuova associazione è stato nominato Thomas Bagge del gruppo danese A.P. Møller-Mærsk.
«Per la prima volta in vent’anni – ha commentato André Simha, chief information officer del gruppo MSC e presidente del consiglio di sorveglianza della DCSA – il settore del trasporto marittimo containerizzato si è unito con l’obiettivo comune di portare il comparto nell’era digitale. Con l’avvenuta approvazione da parte delle autorità, non vediamo l’ora che l’associazione inizi a lavorare e a collaborare con le tante parti interessate dell’intera value chain».

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