A regime occuperà 401 persone
Il prossimo 12 dicembre entreranno in attività i primi 450 metri lineari di banchina del nuovo container terminal Vado Gateway del porto di Savona Vado Ligure che sarà gestito dalla APM Terminals Vado Ligure, società integralmente controllata dal gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk attraverso l’impresa terminalista olandese APM Terminals, nell’ambito di un contratto di concessione della durata di 50 anni. Il terminal ligure, che si prevede occuperà a regime 401 persone, diverrà pienamente operativo a giugno 2020 quando potranno essere utilizzati tutti i 700 metri lineari di banchina a cui, grazie a fondali della profondità di oltre -16 metri, potranno approdare le portacontainer ULCS di più grande capacità e avrà una capacità di traffico di 900mila teu all’anno.
La data di avvio dell’attività operativa della nuova piattaforma containerizzata vadese è stata comunicata ieri dal managing director di APM Terminals Vado Ligure: «E’ – ha sottolineato Paolo Cornetto – una grande soddisfazione poter annunciare la data ufficiale di apertura del terminal, dopo tanto tempo dalla sua progettazione: abbiamo lavorato e stiamo tuttora lavorando duramente per chiudere il cantiere e dedicarci poi allo sviluppo dei traffici. Credo che tutto il territorio attenda il completamento della piattaforma e vogliamo che possa trarne al più presto i benefici che deriveranno dalla sua entrata in funzione».
«Questo intervento – ha dichiarato il vice ministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, in occasione della presentazione del nuovo terminal – è un primo importante passo avanti per il rilancio della provincia di Savona, che negli ultimi anni si è trovata ad affrontare una situazione di crisi endemica dal punto di vista industriale e occupazionale. Vado Gateway, la piattaforma APM, a pieno regime, nel 2020, movimenterà complessivamente oltre un milione e 100mila teu, con un tasso di intermodalità su ferro del 40%. È necessario – ha osservato Rixi – che le opere a mare procedano di pari passo con lo sviluppo delle opere a terra: stiamo lavorando con RFI per la ristrutturazione della linea ferroviaria da San Giuseppe di Cairo e sulla ridefinizione delle gallerie tra Genova e Savona per l’implementazione della capacità ferroviaria per garantire agli scali dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale una penetrazione sui mercati ben oltre gli attuali 200 chilometri, con treni da 750 metri. Sul fronte della viabilità, stiamo lavorando con Autofiori per la progettazione definitiva del casello autostradale e la nuova strada di scorrimento veloce. La sfida è quella di restare nei tempi che erano stati prefissati e, se possibile, anticiparli».
«La costruzione del nuovo terminal container di Vado Ligure che si sta completando – ha evidenziato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – rappresenta un’importante sfida per la portualità italiana. Oggi finalmente siamo in grado di traguardare la fine delle opere, prevista a dicembre, per una piattaforma che sarà in grado di portare nuovi traffici e nuovo lavoro in un’area, quella savonese che sta affrontando numerose sfide produttive. Il nuovo terminal di APM rappresenta già l’apertura del nostro sistema portuale, genovese e savonese, al progetto della Via della Seta, in un’ottica di sinergia tra Genova e Savona con un’unica Autorità di Sistema che governa i due porti. Grazie all’investimento di APM Terminals verrà portata a termine, finalmente, un’opera che il territorio attendeva da anni in grado di generare nuovo lavoro e nuovi traffici intermodali che utilizzeranno il mare e la ferrovia. E anche se non è ancora a regime già oggi vi è un impatto positivo sul territorio, in quanto la piattaforma fa lavorare centinaia di persone e il piano di assunzioni che ci è stato illustrato prevede ulteriori importanti innesti di lavoratori con alte competenze, necessarie per gestire un terminal tecnologicamente molto avanzato che porterà notevoli benefici per tutti».
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, ha garantito che l’ente «assicurerà a questa realtà terminalistica così avanzata un sistema di connessione con la rete di trasporto altrettanto performante. È in corso di ultimazione – ha spiegato – il nuovo sistema di varchi stradali di accesso al porto mentre, per agevolare il flusso di traffico generato dall’entrata in funzione del terminal contenitori abbiamo disposto un investimento di 11,1 milioni di euro per la progettazione e l’esecuzione dei lavori di adeguamento della superstrada che collega il terminal al casello autostradale di Savona, evitando l’abitato di Vado, in attesa si completi la fase procedurale per la realizzazione di un casello dedicato da parte di Autostrada dei Fiori. È già stato realizzato un varco per il controllo automatico dei convogli in ingresso e uscita dal porto, mentre AdSP e RFI hanno attivato un tavolo di lavoro per rivedere la convenzione che regola le operazioni ferroviarie tra Parco Doria e il porto di Vado Ligure ed implementare i progetti di miglioramento della tratta (potenziamento impianti ed automazione segnalamento).Infine, va ricordato che il Decreto Genova include Vado Ligure fra le aree della prevista Zona Logistica Semplificata del porto e retro-porto di Genova, che consentirà alle imprese di usufruire delle agevolazioni e semplificazioni per lo sviluppo delle attività sul territorio».

Articolo realizzato da InforMare S.r.l. – Riproduzione riservata

 

A regime occuperà 401 persone
Il prossimo 12 dicembre entreranno in attività i primi 450 metri lineari di banchina del nuovo container terminal Vado Gateway del porto di Savona Vado Ligure che sarà gestito dalla APM Terminals Vado Ligure, società integralmente controllata dal gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk attraverso l’impresa terminalista olandese APM Terminals, nell’ambito di un contratto di concessione della durata di 50 anni. Il terminal ligure, che si prevede occuperà a regime 401 persone, diverrà pienamente operativo a giugno 2020 quando potranno essere utilizzati tutti i 700 metri lineari di banchina a cui, grazie a fondali della profondità di oltre -16 metri, potranno approdare le portacontainer ULCS di più grande capacità e avrà una capacità di traffico di 900mila teu all’anno.
La data di avvio dell’attività operativa della nuova piattaforma containerizzata vadese è stata comunicata oggi dal managing director di APM Terminals Vado Ligure: «è – ha sottolineato Paolo Cornetto – una grande soddisfazione poter annunciare la data ufficiale di apertura del terminal, dopo tanto tempo dalla sua progettazione: abbiamo lavorato e stiamo tuttora lavorando duramente per chiudere il cantiere e dedicarci poi allo sviluppo dei traffici. Credo che tutto il territorio attenda il completamento della piattaforma e vogliamo che possa trarne al più presto i benefici che deriveranno dalla sua entrata in funzione».
«Questo intervento – ha dichiarato il Il vice ministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, in occasione della presentazione odierna del nuovo terminal – è un primo importante passo avanti per il rilancio della provincia di Savona, che negli ultimi anni si è trovata ad affrontare una situazione di crisi endemica dal punto di vista industriale e occupazionale. Vado Gateway, la piattaforma APM, a pieno regime, nel 2020, movimenterà complessivamente oltre un milione e 100mila teu, con un tasso di intermodalità su ferro del 40%. È necessario – ha osservato Rixi – che le opere a mare procedano di pari passo con lo sviluppo delle opere a terra: stiamo lavorando con RFI per la ristrutturazione della linea ferroviaria da San Giuseppe di Cairo e sulla ridefinizione delle gallerie tra Genova e Savona per l’implementazione della capacità ferroviaria per garantire agli scali dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale una penetrazione sui mercati ben oltre gli attuali 200 chilometri, con treni da 750 metri. Sul fronte della viabilità, stiamo lavorando con Autofiori per la progettazione definitiva del casello autostradale e la nuova strada di scorrimento veloce. La sfida è quella di restare nei tempi che erano stati prefissati e, se possibile, anticiparli».
«La costruzione del nuovo terminal container di Vado Ligure che si sta completando – ha evidenziato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – rappresenta un’importante sfida per la portualità italiana. Oggi finalmente siamo in grado di traguardare la fine delle opere, prevista a dicembre, per una piattaforma che sarà in grado di portare nuovi traffici e nuovo lavoro in un’area, quella savonese che sta affrontando numerose sfide produttive. Il nuovo terminal di APM rappresenta già l’apertura del nostro sistema portuale, genovese e savonese, al progetto della Via della Seta, in un’ottica di sinergia tra Genova e Savona con un’unica Autorità di Sistema che governa i due porti. Grazie all’investimento di APM Terminals verrà portata a termine, finalmente, un’opera che il territorio attendeva da anni in grado di generare nuovo lavoro e nuovi traffici intermodali che utilizzeranno il mare e la ferrovia. E anche se non è ancora a regime già oggi vi è un impatto positivo sul territorio, in quanto la piattaforma fa lavorare centinaia di persone e il piano di assunzioni che ci è stato illustrato prevede ulteriori importanti innesti di lavoratori con alte competenze, necessarie per gestire un terminal tecnologicamente molto avanzato che porterà notevoli benefici per tutti».
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini ha garantito che l’ente «assicurerà a questa realtà terminalistica così avanzata un sistema di connessione con la rete di trasporto altrettanto performante. È in corso di ultimazione – ha spiegato – il nuovo sistema di varchi stradali di accesso al porto mentre, per agevolare il flusso di traffico generato dall’entrata in funzione del terminal contenitori abbiamo disposto un investimento di 11,1 milioni di euro per la progettazione e l’esecuzione dei lavori di adeguamento della superstrada che collega il terminal al casello autostradale di Savona, evitando l’abitato di Vado, in attesa si completi la fase procedurale per la realizzazione di un casello dedicato da parte di Autostrada dei Fiori. È già stato realizzato un varco per il controllo automatico dei convogli in ingresso e uscita dal porto, mentre AdSP e RFI hanno attivato un tavolo di lavoro per rivedere la convenzione che regola le operazioni ferroviarie tra Parco Doria e il porto di Vado Ligure ed implementare i progetti di miglioramento della tratta (potenziamento impianti ed automazione segnalamento).Infine, va ricordato che il Decreto Genova include Vado Ligure fra le aree della prevista Zona Logistica Semplificata del porto e retro-porto di Genova, che consentirà alle imprese di usufruire delle agevolazioni e semplificazioni per lo sviluppo delle attività sul territorio».