Il sistema sarà esteso al traffico dei container
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale hanno sottoscritto a Roma un protocollo che attiva un avanzato e innovativo processo di controllo digitale e di tracciatura del trasporto delle merci su traghetti e in prospettiva sui container all’interno del porto di Ancona. L’ente portuale ha spiegato che si tratta «di una soluzione innovativa che viene sperimentata non a caso in un porto leader per il traffico traghetti internazionale, che consente di ampliare virtualmente gli spazi portuali grazie ad un sistema software di intelligenza artificiale in grado di monitorare e controllare autonomamente i flussi di mezzi in imbarco e sbarco e che sarà poi esteso al traffico contenitori dello scalo».
Il progetto TinS – Trasferimento in sicurezza, condiviso anche dal Comando provinciale della Guardia di Finanza, è già stato attivato in via sperimentale e da giugno 2018 e ha consentito lo spostamento di tutti i mezzi pesanti che sostavano nel porto storico di Ancona, in attesa di imbarco, e che ora sono collocati in un’area doganale esterna al porto, il terminal intermodale Scalo Marotti ( del 26 giugno 2018)
L’AdSP ha specificato che il progetto ha lo scopo di ridurre la percorrenza dei mezzi pesanti all’interno dello scalo portuale, con un risparmio annuo stimato in 60mila chilometri, e che, grazie al sistema di intelligenza artificiale acquisito dall’Autorità di Sistema Portuale e messo a disposizione di Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza e operatori dello scalo, i mezzi in imbarco e sbarco saranno tracciati in ogni loro spostamento durante l’intero percorso che li condurrà dal parcheggio doganale alle aree di imbarco e viceversa. Ogni anomalia in questo percorso verrà segnalata al personale di Polizia doganale senza la necessità di un controllo diretto e continuo da parte del personale. L’intesa prevede, inoltre, di realizzare le infrastrutture per i controlli doganali e le procedure autorizzative per le merci in transito nel porto di Ancona oltre a promuovere l’interoperabilità fra i sistemi informativi già utilizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dall’Autorità di sistema portuale.
Ricordando che i veicoli commerciali che devono effettuare dogana, prima di poter lasciare il porto, devono effettuare le pratiche doganali che autorizzano l’importazione o l’esportazione e che queste pratiche possono essere completate solo con il mezzo in sosta in una zona doganale collegata alle banchine dei traghetti, il segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale, Matteo Paroli, ha sottolineato che «con questo sistema di controllo, in tempo reale, diviene possibile utilizzare aree logistiche esterne al porto senza dover installare alcun dispositivo sui mezzi in transito, elemento di forte innovazione rispetto alle precedenti esperienze nei porti nazionali che consente di risparmiare tempi, risorse economiche, con garanzia di una maggiore precisione documentale». Il presidente dell’ente portuale, Rodolfo Giampieri, ha evidenziato che questo progetto di collaborazione istituzionale, realizzato grazie allo stretto partenariato con Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Comando provinciale della Guardia di Finanza, «va a vantaggio non solo del lavoro di tutto il porto, con una chiara velocizzazione del passaggio delle merci, ma anche della comunità e della città con una grande razionalizzazione dell’incidenza del traffico dei mezzi nello scalo che porta naturalmente a minori emissioni. Fondamentale – ha precisato – il coinvolgimento, in tutto questo processo, del Ministero delle Infrastrutture sempre attento all’innovazione tecnologica nei porti».

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