Relativamente al 2019 la graduatoria vede al primo posto Shanghai. Tra gli italiani, i primi sono Genova, Gioia Tauro e La Spezia
All’articolo di ieri di presentazione dell’ampliamento includendovi i porti mondiali del Liner Shipping Connectivity Index (LSCI), l’indice definito per valutare l’accesso delle nazioni alla rete mondiale di trasporto marittimo containerizzato ( del 7 agosto 2019), la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) ha fatto seguire la pubblicazione del Port LSCI (PLSCI), indice il cui scopo è di individuare la posizione di ogni porto nell’ambito del network globale dei servizi marittimi di linea. Così come l’indice LSCI, anche il nuovo PLSCI è basato sul valore massimo pari a 100 riferito al 2006 che per quell’anno è stato assegnato al porto di Hong Kong.
L’indice PLSCI, che viene generato per oltre 900 porti container mondiali, è il risultato di sei componenti forniti dalla società di consulenza britannica MDSTransmodal: il numero di scali di navi nel porto alla settimana; la capacità totale di traffico containerizzato annuale del porto misurata in unità equivalenti a venti piedi (teu); il numero di servizi di trasporto di linea regolari da e per il porto; il numero di compagnie di navigazione che forniscono servizi da e per il porto; la dimensione media in teu delle navi impiegate nel servizio di linea che presenta la maggiore dimensione media delle navi; il numero di altri porti che sono collegati al porto tramite servizi di trasporto di linea diretti (un servizio diretto è definito come un servizio regolare tra due porti e può includere altri scali intermedi, ma senza la necessità di effettuare il trasbordo di container).
Relativamente all’anno 2019, graduatoria che evidentemente è stata compilata sulla base di indici composti da dati delle schedule e di altre informazioni programmate da compagnie e porti e non a consuntivo, la classifica vede al primo posto il porto di Shanghai con un indice 134 seguito da Singapore (125), Busan (114), Ningbo (114), Hong Kong (103), Anversa (94), Rotterdam (93), Qingdao (93), Port Klang (86) e Kaohsiung (83).
Quanto ai porti italiani, lo scalo con l’indice maggiore è Genova con 53 (52 nel 2018) seguito da Gioia Tauro con 49 (42), La Spezia con 41 (44), Trieste con 36 (31), Livorno con 27 (25), Napoli con 26 (23), Civitavecchia con 22 (22), Venezia con 20 (22), Salerno con 16 (22), Cagliari con 11 (15), Ravenna con 10 (10), Ancona con 10 (10), Vado Ligure con 7 (6), Catania con 6 (4), Savona con 5 (5), Bari con 3 (2), Palermo con 3 (2), Trapani con 3 (indice inferiore a 1), Marina di Carrara con 2 (2), Pozzallo con 2 (2), Porto Torres con 2 (2), Olbia con 1 (1) e Monfalcone con 1 (1). Gli indici relativi ai porti di Brindisi, Porto Marghera e Taranto per gli anni 2019 e 2018 risultano inferiori a 1.

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