Tra gli avvertimenti, quelli di caricare il fuel a basso tenore di zolfo in serbatoi vuoti
In vista dell’entrata in vigore il prossimo 1° gennaio delle norme internazionali che impongono un limite del tenore di zolfo pari allo 0,50% in massa per i combustibili ad uso marittimo, nei giorni scorsi numerose organizzazioni dei settori dello shipping, della raffinazione, dell’approvvigionamento di carburante ed enti di standardizzazione hanno pubblicato una guida sulla fornitura e l’uso di combustibili marittimi con queste caratteristiche, con lo scopo di fornire alle parti interessate indicazioni sulle modalità di stoccaggio e di impiego di questi fuel e per illustrare le specifiche problematiche di sicurezza ed operative relative alla fornitura e all’uso del bunker.
Tra le varie avvertenze proposte dalla guida “The supply and use of 0.50%-sulphur marine fuel”, si evidenzia la necessità che fornitori e acquirenti del combustibile forniscano alla nave informazioni adeguate sul combustibile erogato per consentire all’equipaggio di identificare e gestire potenziali problemi operativi e di sicurezza associati a determinate proprietà e caratteristiche del fuel.
La pubblicazione sottolinea anche che, dato che si prevede che le caratteristiche del bunker possano variare considerevolmente, l’equipaggio della nave dovrebbe adottare un approccio più proattivo alla gestione del combustibile, conoscendone le caratteristiche per essere in grado di rispondere ai relativi requisiti, in particolare in termini di temperatura a bordo e di eventuali commistioni con altri fuel.
La guida evidenzia inoltre che, se oggi la compatibilità tra combustibili provenienti da diverse fonti di approvvigionamento può essere fonte di preoccupazione per il loro utilizzo, la valutazione della compatibilità di carburanti con tenore di zolfo entro lo 0,50% provenienti da fonti diverse sarà fondamentale e, pertanto, nei limiti del possibile il carburante dovrebbe essere caricato in un serbatoio vuoto. Quindi lo spazio disponibile per il carico di nuovi combustibili dovrebbe essere considerato in base alla capacità dei serbatoi vuoti al fine di evitare confusione durante il caricamento del fuel.
Infine la pubblicazione esorta operatori delle navi e fornitori di combustibile a rivedere le pratiche operative per concedere tempo sufficiente alla verifica della compatibilità tra il fuel presente sulla nave e quello di cui è prevista la consegna, soprattutto se sulla nave non è disponibile un serbatoio vuoto dedicato specificamente al fuel in consegna.

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