L’operatore dry bulk Korea Line Corporation (KLC) ha chiesto al Tribunale fallimentare l’ammissione ai benefici dell’amministrazione controllata. Il titolo della compagnia, quotata alla Borsa di Seoul, è stato sospeso. La flotta della compagnia, fondata nel 1968, è costituita da 43 navi, di cui 25 portarinfuse, 10 petroliere e 8 gasiere. Ma, commercialmente, Korea Line opera una flotta di circa 150 rinfusiere. I debiti accumulati dalla compagnia coreana sarebbero superiori a $ 2 miliardi. Da sette trimestri consecutivi Korea Line sta accumulando perdite. Il rosso del 2009 era stato di $ 508 milioni a fronte di un fatturato di $ 1,9 miliardi, mentre il rosso del primo semestre 2010 è stato di $ 49 milioni a fronte di un fatturato di $ 986 milioni. Tra le opzioni dell’amministrazione straordinaria vi sono la cessione di una parte della flotta di proprietà e la risoluzione anticipata di una serie di noleggi. Nelle scorse settimane la compagnia aveva tentato di rinegoziare una serie di noli, ma senza grande successo. Gli effetti dell’eventuale fallimento della compagnia ricadrebbero a cascata su un gran numero di operatori internazionali. La compagnia maggiormente esposta sembra la statunitense Eagle Bulk Shipping, che ha 13 delle sue 46 navi a noleggio con Korea Line. (Da Maritime Transport Daily Newsletter)