Il fermo
dell’autotrasporto sta creando grossi disagi alla circolazione stradale e al
lavoro di autotrasportatori che invece vogliono garantire il trasferimento
delle merci. “E’ inaccettabile assistere ad atti intimidatori e vandalici che
causano notevoli danni a persone e cose”, ha dichiarato Eleuterio Arcese,
presidente di ANITA, l’associazione di autotrasporto di Confindustria che dal
principio ha preso le distanze da tali azioni di protesta e più volte nei
giorni scorsi ha fatto appello al senso di responsabilità nei confronti del
Paese. “L’aspetto allarmante – prosegue Arcese – è che la protesta si stia
estendendo su tutto il territorio nazionale e trovi il consenso di personaggi
senza scrupoli che hanno aderito al blocco e che, pur non avendo nulla a che
vedere con la categoria, stanno strumentalizzano la protesta”.  “E’
fondamentale che il Governo intervenga utilizzando tutti gli strumenti
disponibili affinché venga salvaguardato il diritto dei cittadini e dei
lavoratori alla libera circolazione e allo svolgimento delle proprie attività”.
E’ quanto chiesto dal presidente di ANITA in una lettera inviata al presidente
del Consiglio Mario Monti e ai ministri dell’Interno, Sviluppo economico e
Infrastrutture e Trasporti, Annamaria Cancellieri e Corrado Passera. “Occorre
rimuovere al più presto i blocchi e ripristinare la legalità”.