Dopo il comandante, è stato arrestato anche il secondo ufficiale della portacontainer ‘Rena’ arenatasi nella Bay of Plenty, in Nuova Zelanda. L’ufficiale di 37 anni, anch’egli di nazionalità filippina, era incaricato della navigazione quando la nave ha colpito la barriera corallina, chiaramente segnata nelle carte nautiche. Come il suo comandante è stato rinviato a giudizio e liberato su cauzione: rischia fino a 12 mesi di carcere e una multa di 5.700 euro. La Rena ha disperso in mare 350 tonnellate di carburante. Grazie al miglioramento delle condizioni meteo sono tornate a bordo le squadre di salvataggio per la rimozione delle 1.300 tonnellate di carburante ancora nei serbatoi. Non si sarebbero intanto aggravate le falle strutturali e le brecce che si sono aperte nello scafo, che avevano fatto temere un disastroso affondamento. La nave ha perduto in mare 88 dei 1.368 container che trasportava, di cui uno contenete sostanze pericolose. Il porto di Tauranga ha temporaneamente chiuso l’attività notturna per evitare il rischio di collisione con i container dispersi.