Nella sua relazione annuale, il Presidente degli agenti marittimi di Livorno Silvio Fremura ha affermato che il porto ha perso almeno sette anni- “Dopo gli anni del commissariamento – ha detto – non sono seguiti quelli del riassetto e rilancio e oggi, alle soglie della ripresa economica, il porto di trova con gli stessi problemi del 2004”. Per Fremura le criticità dello scalo sono: 1) la condizione dei fondali; 2) le limitazioni al transito per le grandi portacontainer; 3) i colli di bottiglia a terra; 4) la mancata ottimizzazione dell’uso di banchine e aree in concessione; 5) gli elevati costi dei servizi tecnico – nautici. Il risultato di queste inefficienza è la migrazione delle grandi linee verso Genova o La Spezia. Fremura chiede un “nuovo piano regolatore del porto che non sia unicamente un tratto di penna sulla carta o un libro dei sogni”. E’ inoltre necessario superare “l’anomalia dei concessionari art. 18 senza banchina” e “porre gli operatori nelle condizioni di fare investimenti e attrarre traffici”, così come, sulla base di regole trasparenti, “verificare la corrispondenza tra piani d’impresa ed effettiva attività”.