La convocazione di Assoporti, promossa dal Sottosegretario Giachino per i primi giorni di Aprile, e le sue recenti dichiarazioni, circa la regolamentazione dei tempi di attesa al carico e allo scarico delle merci trasportate dall’autotrasporto, lasciano sperare che per i porti, interporti e terminal ferroviari sia possibile individuare, anche grazie alla partecipazione delle associazioni degli operatori, soluzioni appropriate e coerenti con la lettera e lo spirito del comma 3 Art. 2 della L.127/2010. Il decreto dirigenziale infatti se per un verso individua criteri generali per il riconoscimento di indennizzi agli autotrasportatori soddisfacendo le loro richieste, per l’altro crea i presupposti di contenziosi nei nodi di scambio modale come i porti, gli interporti ed i terminal ferroviari delle cui complessità/specificità si sarebbe già dovuto tenere di conto. Nell’attuale situazione esiste un’alta probabilità che “la prima azione del Piano Nazionale della Logistica“ produca contrasti e liti legali che sono il contrario delle necessità del sistema. Il decreto dirigenziale che regolamenta le previsioni della Legge 127/2010 non può infatti trovare applicazione condivisa. (Da Maritime Transport Daily Newsletter)