“Preoccupazione  e
forte perplessità”. Queste le osservazioni di Francesco Nerli, Presidente
dell’Associazione dei Porti Italiani, ad una lettura del testo del decreto
legge sulle liberalizzazioni varato dal Consiglio dei Ministri venerdì scorso.
“Pur in mancanza di un testo ufficiale e definitivo – ha dichiarato Francesco
Nerli – dobbiamo prendere atto che in nessuna delle diverse bozze che
circolano, troviamo risposte alle richieste che varie associazioni del cluster
marittimo-portuale hanno presentato al Governo. Due, in particolare, i punti di
criticità che colgo: da un lato la norma in tema di extragettito IVA per le
società di progetto per le opere portuali che, al contempo, ignora ruolo e
funzioni delle Autorità Portuali, ovvero degli enti che amministrano i maggiori
porti marittimi nazionali, e sembra limitare quello strumento di supporto
all’infrastrutturazione portuale alle sole procedure già avviate; dall’altro
lato, la norma in materia di dragaggi che, ancora una volta, rinvia a
successivi decreti attuativi e non fa chiarezza riguardo ai contenuti dei
progetti di dragaggio. Così facendo non risponde alle esigenze di certezza e
celerità degli enti che amministrano i porti, degli operatori e in definitiva
alle necessità dell’intero sistema-Paese.”