Le vie del mare per trasportare le merci in Italia e nel Mediterraneo abbattono di due terzi i costi socio-ambientali rispetto al trasporto su gomma con il risultato che sulle strade italiane ci sono stati 500 mila Tir in meno l'anno per tre anni e che le merci trasportate sulle rotte domestiche sono state, nel periodo 2007-2009, pari a circa 44 milioni di tonnellate con 1,4 milioni di viaggi. Nel triennio 2007-2009 le Autostrade del Mare avrebbero permesso un risparmio di 411 milioni di euro in termini sociali e ambientali. Sono questi i dati salienti del bilancio di Rete Autostrade Mediterranee (RAM) – la società del ministero dell'Economia, che opera come organismo in house per il ministero delle Infrastrutture per la diffusione della rete di trasporti marittimi come alternativa alla modalità su gomma. Dall'analisi relativa all'applicazione dell'Ecobonus, emerge che in tre anni i 124 milioni dei costi sostenuti per i viaggi via mare, sarebbero pesati sulla società civile (per consumo di energia, congestione della rete stradale, emissioni e incidenti) per 535 milioni di euro se gli stessi viaggi si fossero stati effettuati su gomma. ''In questi tre anni, nonostante la crisi – spiega l' amministratore delegato di Ram, Tommaso Affinita – il sistema di autostrade del mare ha tenuto''. Nel 2009, ''cuore della crisi'', afferma Affinita, pur con una contrazione delle merci trasportate (13,4 milioni di tonnellate contro i 17,8 milioni del 2008) i viaggi hanno mantenuto una quota vicina a quella del 2008, con 479.313 viaggi contro i 489.128 dell'anno precedente. Nell'anno di partenza, il 2007, del sistema di incentivi, le merci spostate sono state 13 milioni di tonnellate e i viaggi 461.849. Sulle vie del mare ''i principali operatori – sottolinea Affinita – battono bandiera italiana. Si tratta di armatori che hanno effettuato importanti investimenti soprattutto sul naviglio di ultima generazione, occupando posizioni da leader sui mercati internazionali dello shipping''. Per il futuro immediato, l'esperienza italiana del sistema di incentivi per favorire il traffico sulle Autostrade del mare, che dal 2007 al 2009 ha erogato circa 170 milioni di euro, più altri 30 per il 2010, ''è risultata quanto mai utile e adesso si sta pensando ad estenderla a livello europeo''. Infatti gli uffici della Commissione Ue hanno indetto una gara per uno studio di fattibilità per un Ecobonus comunitario. ''A questa gara parteciperà Ram Spa – riferisce Affinita – in modo di mettere a disposizione il suo specifico know-how maturato in questi anni sull'Ecobonus italiano. ''Le autostrade del mare – aggiunge – hanno un ruolo strategico per l'integrazione euromediterranea perché i collegamenti marittimi nel Mare Nostrum sono fondamentali per consentire una migliore interconnessione tra l'Europa mediterranea e i paesi della sponda sud''. Il sistema di incentivi messo a punto in Italia prevede il rimborso fino a un massimo del 30% del prezzo pagato dalle imprese di autotrasporto che scelgono la via marittima su determinate rotte (35 itinerari che collegano diversi porti italiani e alcuni di questi con scali comunitari). L'Ecobonus è consistito in aiuti pari a 45,6 milioni di euro nel 2007, quasi 63 milioni nel 2008 e circa 60 (59,9) nel 2009. I porti interessati sono Catania, Civitavecchia, Genova, Livorno, Napoli, Ravenna, Messina, Palermo, Termini Imerese, Trapani, Salerno, Milazzo, Savona Vado, Marina di Carrara. I porti comunitari serviti sono Barcellona, Tolone, Terragona, Valencia, Castellon.  Per il successo delle Autostrade del mare un capitolo di grande rilievo è la questione dell' interconnessione tra i porti e la rete autostradale e stradale della nostra Penisola. ''Occorre lavorare – dice Affinita – per rimuovere i colli di bottiglia'' ma anche per organizzare spazi ad hoc sulle banchine all'interno dei porti per gli operatori che utilizzano le Autostrade del Mare. E ancora. Sul fronte intermodalità, ''c'è la necessità di un quadro di programmazione efficiente''. A tale riguardo Affinita ha sottolineato l'importanza del piano nazionale della logistica ''appena definito dal ministero delle infrastrutture. Occorre comunque lavorare per un bilanciamento tra le diverse modalità di trasporto. Oggi le Autostrade del Mare coprono un 5-7 per cento dei traffici commerciali complessivi. L'obiettivo è arrivare a un 10-12 per cento.