La Corte di New York che
verifica il piano di riorganizzazione della compagnia armatrice Marco Polo
Seatrade e di altre società del gruppo Seaarland, ha respinto l’istanza
presentata dalla Royal Bank of Scotland e dal Credite Agricole che tendeva a
sottrarre il gruppo alla protezione garantita dal ‘Chapter della legge
fallimentare. Entrambe le banche mutuanti affermavano che la Marco Polo
Seatrade non aveva titoli per richiedere la protezione del Chapter 11. La Corte
ha respinto tutte le argomentazioni presentate. Antonio Zacchello, MD della
Marco Polo Seatrade, dichiarato: “Siamo lieti che la Corte di New York abbia
confermato che la nostra azione è corretta. Proseguiamo nel nostro impegno di
riorganizzazione della società secondo quanto previsto dal Chapter 11,
preferibilmente attraverso accordi consensuali con le banche prestatrici e con
i nostri creditori.” La Marco Polo Seatrade ha anche raggiunto un accordo con
la banca Credite Agricole per il rilascio della cisterna Montiron, una Aframax
da 115.000 tdw, per la quale il Credite Agricole aveva ottenuto il sequestro
nello scorso mese di luglio. Questo accordo pone termine alla disputa tra la
Marco Polo Seatrade e la banca. L’accordo che consente il ritorno in esercizio
della Montiron è il più recente di una serie di accordi raggiunti dalla Marco
Polo Seatrade con i suoi prestatori, nell’ambito della ristrutturazione secondo
quanto ammesso dal Chapter 11. Tra questi la possibilità di utilizzare entrate
di cassa collaterali ed il finanziamento concesso dalla Royal Bank of Scotland
per pagare i creditori.