Nell’ambito del Salone
della Nautica e del Mare di Roma, l’Istituto Nautico “Marcantonio Colonna” ha
organizzato un incontro sulle prospettive occupazionali. “Sugli Istituti
Tecnici si gioca il futuro di molti giovani – ha affermato Il Direttore Murano
– Con la riforma degli Istituti abbiamo creato nuove “scuole” proprio per
rispondere alla nuova esigenza della società fortemente orientata all’incontro
tra Scuola e Impresa”. “Come ha dimostrato il rapporto Europa 2015, in Italia
esistono intere aree dove l’offerta di lavoro supera la richiesta. Ciò accade
perché manca un canale di formazione capace di porsi in posizione nuova
rispetto alla scuola e all’università. Un settore capace di legarsi
direttamente al mondo produttivo per mettere piede nell’azienda già mentre si è
impegnati nello studio. E’ per questo che abbiamo creato un percorso dove i
ragazzi possano studiare in modo pratico nei laboratori, con il 30% delle ore
di tirocinio in azienda e all’estero, con il 50% dei docenti che proviene dal
mondo del lavoro e delle professioni”. Dopo aver conseguito il “Diploma di
Tecnico Superiore”, prioritariamente finalizzato al lavoro, è possibile
iscriversi all’università per continuare gli studi, usufruendo del
riconoscimento di crediti formativi che consentono l’iscrizione direttamente al
secondo o terzo anno. Così non solo si risparmia tempo, ma si realizza anche il
sogno di frequentare l’università senza dipendere economicamente dai genitori.
“In ogni caso ha concluso il Direttore Murano – il Diploma di ITS ha
l’indicazione dell’area tecnologica e della figura nazionale di riferimento,
pari al V livello del Quadro europeo delle qualifiche”. L’importanza economica
della navigazione e della nautica per il sistema paese è stata ricordata da
Luca Sisto che ha sottolineato come “nel solco della tradizione è
importante l’incontra tra Impresa, Istruzione e Formazione Professionale per
offrire tecnici ma soprattutto “uomini di mare” alle nostre imprese. Pertanto
l’impegno dell’immediato futuro sarà quello di continuare la collaborazione
concreta con gli Istituti Tecnici per diffondere ancor di più la cultura del
mare tra i nostri giovani, consentendo anche il giusto incontro tra la domanda
e l’offerta di lavoro”. Per i diplomati di Istituti Tecnici come il nostro
esiste ancora una forte ricaduta occupazionale nonostante la crisi, basta
pensare che attualmente in Europa si cercano circa 15 mila comandanti di navi.
Molti sono gli sbocchi professionali per chi sceglie di frequentare queste
scuole, sia nel settore economico, sia tecnologico. Oggi in Italia ci sono 45
Istituti Tecnici Nautici dai quali ogni anno escono centinaia di futuri,
comandanti mercantili, progettisti o esperti di logistica. Ulteriore
possibilità per i diplomati è la carriera militare.