Per Riccardo Fuochi, Presidente Confapi Trasporti, “Le dichiarazioni del Ministro Matteoli sul trasporto ferroviario ci lasciano oltremodo sconcertati”. “La situazione italiana del trasporto ferroviario delle merci ha già registrato nel biennio 2009-2010 una preoccupante flessione di circa il 38% mentre altri paesi europei sono molto attenti e impegnati allo sviluppo del trasporto ferroviario, basti pensare alla Francia che ha una quota modale su ferro del 12%, alla Svizzera che conta il 62% e alla Germania che registra il 17%”. “Per il 2010 la stragrande maggioranza dei paesi europei hanno registrato un significativo recupero sul 2009. Ad esempio la Germania, nel trasporto combinato, evidenzia un + 9,1%. L'Italia invece un – 6%”. “L'Italia è un paese che sempre più necessiterà di un servizio ferroviario merci adeguato per far fronte, in primis, nei prossimi 15/20 anni al prevedibile crescente interscambio con il resto dell'Europa. Occorre infatti tener presente che l'incremento di infrastrutture nell'arco alpino sarà fatto solo con opere ferroviarie. Il Loetschberg è già una realtà, entro il 2018 lo saranno il nuovo Gottardo e il Monteceneri, seguiti poi dal Brennero. Se l' Italia non saprà attrezzarsi con un servizio adeguato a sud delle Alpi rischierà di essere emarginata non essendo possibile rispondere all'incremento di domanda con il solo trasporto stradale”. “Auspichiamo che il Governo proceda senza indugio nel valutare le priorità che ha il sistema trasportistico italiano, specie per l'attraversamento alpino, e di conseguenza si impegni nel processo di liberalizzazione del mercato ferroviario per evitare ulteriori sottovalutazioni del trasporto ferroviario, con il rischio di emarginazione rispetto alla modalità stradale e di una perdita di competitività del settore logistico nel suo complesso”. (Da Maritime Transport Daily Newsletter)