Il
CTE, consorzio che rappresenta i maggiori gruppi europei di trasporto merci,
container in particolare, ha presentato ricorso contro Confindustria sui costi
minimi di sicurezza per l’autotrasporto. “E’ inammissibile il ricorso
presentato al Tribunale amministrativo del Lazio dalla confederazione degli
industriali e da alcune associazioni contro la delibera dell'Osservatorio
dell’autotrasporto che stabilisce i costi minimi di sicurezza”, ha dichiarato
il presidente del CTE Renzo Muratore. “Tali costi non violano affatto le norme
sulla concorrenza, ma garantiscono la tutela della sicurezza stradale e la
regolarità del mercato dell’autotrasporto di merci per conto di terzi”. “Anche
il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia, nell’incontro
di ieri con le associazioni di categoria ha difeso l’impianto normativo dell’83
bis che regolamenta i costi minimi di sicurezza e ha confermato la necessità di
consentire agli autotrasportatori il riconoscimento dei costi incomprimibili
della sicurezza”, ha ricordato Muratore. “E’ fondamentale riconoscere un
importo al vettore tale da consentire almeno la copertura dei costi minimi di
esercizio e il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti”, ha
sottolineato il presidente del CTE”. “Ci auguriamo, pertanto, che la decisione
del Tar prevista per domani sia in linea con quanto dichiarato dal governo.
L’insieme di tali condizioni, infatti, permetterebbe di sventare il fermo
nazionale dell’autotrasporto previsto nelle prossime settimane ed evitare in
tal modo enormi disagi per il sistema economico del Paese”.