Nel primo trimestre 2013 d’Amico International Shipping (DIS), una società quotata alla Borsa Italiana, ha ottenuto risultati migliori, grazie a più elevate tariffe spot registrate nel mercato delle navi cisterna, che mostra segnali di miglioramento. Nel trimestre i ricavi base time-charter (TCE) sono stati di $ 44,5 milioni, ($ 47,9 milioni nel 2011), l’utile operativo lordo / Ebitda di $ 6,3 milioni ($ 5,6 milioni nel 2011), la perdita netta di $ 0,95 milioni $ 4,8 milioni nel 2011), i flussi di cassa da attività operative di $ (2,5) milioni ($ 17 milioni nel 2011), l’indebitamento netto di $ 271,9 milioni ($ 239,6 milioni a fine 2011). Il primo trimestre 2012 ha fatto registrare una perdita netta di $ 1,5 milioni, conseguenza dell’attuale debole andamento del settore delle navi cisterna. L’aumento delle tariffe spot nel corso del primo trimestre rispetto alla media del precedente esercizio ha portato a risultati operativi relativamente soddisfacenti confermando la solida posizione di mercato nonostante il difficile scenario. DIS ha iniziato il 2012 con una percentuale di ricavi derivanti da contratti a tariffa fissa ancora elevata ed in grado di sostenere l’andamento dell’Ebitda e di generare flussi di cassa. Questa percentuale di copertura consentirà a DIS di approfittare pienamente di eventuali rialzi del mercato. d’Amico conferma la propria visione prudente sulle prospettive del mercato per i primi mesi del 2012, a causa delle incerte condizioni macro-economiche globali. E’ tuttavia, positiva la visione di medio – lungo periodo per il mercato delle navi cisterna e per il segmento MR in particolare. Leggeri cambiamenti nel trasporto di prodotti petroliferi via mare hanno incrementato il rapporto tonnellaggio – miglia. Con l’aspettativa di una prolungata dislocazione dei prodotti petroliferi, si stima un miglioramento nel livello di utilizzo delle navi. L’offerta di tonnellaggio si sta riducendo a causa dei ritardi nella consegna delle navi, della cancellazione di alcuni contratti, della conversione di navi e dell’assenza di ordini significativi per futura costruzione, portando così ad un’erosione del tasso di crescita netta dell’offerta. La visione di più lungo termine è positiva, con tassi di utilizzo buoni anche se ogni miglioramento sostanziale dal lato della domanda appare al momento ancora incerto. Vi sono prospettive di miglioramento del contesto operativo anche nel medio termine, grazie ad un atteso incremento della domanda di prodotti petroliferi.